Biografia di Giovanni Pascoli

Giovanni Pascoli
Nazione: Italia    
Giovanni Pascoli nacque a San Mauro di Romagna (FC) il 31 dicembre 1855 e morì a Bologna il 6 aprile 1912. Fu poeta e critico letterario.

Pascoli ebbe un'infanzia estremamente dolorosa: suo padre fu misteriosamente assassinato quando aveva 12 anni, sua madre morì quando ne aveva 13 e altri cinque bambini della famiglia morirono quando raggiunse l'età adulta.
Visse un lungo periodo di costrizione psicologica mentre studiava con una borsa di studio presso l'Università di Bologna sotto il grande poeta Giosuè Carducci. Pascoli fu arrestato e imprigionato per alcuni mesi nel 1879 per aver predicato l'anarchia politica. Dopo la prigionia prese a vivere con sé i fratelli minori e dal 1882 iniziò la carriera di insegnante, prima nei licei e poi in varie università italiane, come professore di letteratura greca, latina e italiana. Nel 1905 fu nominato alla cattedra di Letteratura italiana all'Università di Bologna.
La prima opera letteraria di Pascoli, di grande successo, fu Myricae (1891), un volume di liriche brevi, delicate, musicali ispirate alla natura ea temi domestici e che riflette l'inquietudine psicologica degli anni da studente. Una certa attenuazione del tumulto interiore è evidente nel suo volume successivo, solitamente considerato il suo migliore, Canti di Castelvecchio (1903, ed. definitiva, 1907), una raccolta di commoventi evocazioni della sua triste infanzia e celebrazioni della natura e la vita familiare. I volumi successivi includono i Poemi conviviali (1904) di ispirazione classica e più formali e due raccolte influenzate dalle Georgiche di Virgilio, dall'opera di Carducci e dai simbolisti francesi: Primi poemetti (1904, originariamente pubblicato come Poemetti, 1897) e Nuovi poemetti (1909).

Le sue poesie latine hanno vinto premi di poesia e hanno mostrato un'abilità come poeta fluente; Gabriele D'Annunzio stesso lo considerò il miglior poeta latino dall'età augustea. Durante i suoi ultimi anni scrisse diverse opere poetiche nazionalistiche e storiche, in particolare i Poemi del Risorgimento (1913). Le traduzioni in inglese delle sue poesie furono pubblicate nel 1923 e nel 1927. Tradusse anche poesie di Wordsworth, Shelley e Tennyson.

Si ammalò di epatite interstiziale, causata dall'abuso di alcool (anche se il certificato di morte riporta di un tumore al fegato, forse su richiesta dei familiari), che lo portò alla morte. Fu sepolto in una cappella vicino alla sua casa Di Castelvecchio Pascoli, insieme alla sorella Maria, sua biografa e curatrice.
Un premio letterario italiano, il Premio Pascoli, è stato istituito nel 1962 per commemorare il 50° anniversario della sua morte, e il suo luogo di nascita sé stato rinominato San Mauro Pascoli.


Frasi di Giovanni Pascoli

Abbiamo un totale di 6 frasi.
Le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.

Il sogno è l'infinita ombra del Vero.


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