1/11
L'arte è nell'erba e bisogna avere l'umiltà di chinarsi a raccoglierla.
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L'arte senza rischio e sacrificio interiore è impensabile.
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L'arte è realistica come l'attività e simbolica come il fatto.
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L'uomo nasce per vivere, non per prepararsi alla vita.
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Bisogna essere di un'irrimediabile nullità per sostenere un solo ruolo nella vita, per occupare un solo ruolo nella vita, per occupare un solo e medesimo posto nella società, per significare sempre la stessa cosa.
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Quanto coraggio ci vuole per recitare nei secoli, come recitano i burroni, come recita il fiume.
7/11
E la rima non è replica di righe,
ma permesso d'entrata per dare,
come un mantello in cambio d'una placca,
il pesante fardello dei mali,
la paura del chiasso e del peccato
in cambio della sonora placca del verso.
8/11
Il mistero della vita, il mistero della morte, il fascino della scoperta; questo, sì, questo avevamo capito. E le piccole contese del mondo, come il rinnovamento di tutta la terra, no, permettete, questo non ci riguardava.
9/11
Fra la strada che giorno e notte si agita e rumoreggia senza interruzione dietro i muri e l'anima moderna, la corrispondenza è così stretta come fra l'ouverture che si comincia a suonare e il sipario del teatro, pieno di mistero e di tenebre, ancora abbassato, ma già acceso dalle luci della ribalta. La città formicolante che ringhia senza tregua dall'altra parte delle porte e delle finestre è un'immensa introduzione di ciascuno di noi alla vita.
10/11
Impuro è soltanto il superfluo.
11/11
L'appartenenza a un tipo è la morte dell'uomo, la sua condanna. Se non si può farlo entrare in nessuna categoria, se non è rappresentativo, possiede già la metà di ciò che si ha il diritto di esigere da lui: si è affrancato da se stesso, possiede una particella d'immortalità.