Biografia di Vladimir Nabokov
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Nazione: Russia
Vladimir Vladimirovič Nabokov nacque a San Pietroburgo il 22 aprile 1899 e morì a Montreux, Svizzera il 2 luglio 1977. Fu scrittore e poeta, saggista, critico letterario, entomologo, drammaturgo.
Proveniva da una famiglia nobile che dopo la Rivoluzione d'Ottobre emigrò in Europa, stabilendosi inizialmente a Berlino, dove Nabokov scrisse i suoi primi romanzi in russo, tra cui Mašen'ka e La difesa, utilizzando lo pseudonimo di Vladimir Sirin. Durante il suo soggiorno a Berlino, Nabokov conobbe Véra Evseyevna Slonim, che sposò nel 1925 e con la quale ebbe un figlio, Dmitri. La sua vita fu segnata da eventi drammatici, tra cui l'assassinio del padre nel 1922 da parte di estremisti politici.
Nel 1940, fuggendo dall'occupazione nazista, Nabokov si trasferì negli Stati Uniti, dove iniziò a scrivere in inglese. Qui raggiunse la fama internazionale con il controverso romanzo Lolita, pubblicato nel 1955, che esplora temi complessi come l'ossessione e la moralità. Questo lavoro non solo suscitò scalpore ma è anche considerato uno dei capolavori della letteratura moderna. Altre opere significative includono Pale fire, Ada or Ardor e il memoir Speak, memory, che riflette sulla sua vita e formazione.
Nabokov fu anche un appassionato entomologo e dedicò parte della sua vita allo studio delle farfalle, contribuendo significativamente alla scienza in questo campo. Dal 1948 al 1959 insegnò letteratura russa alla Cornell University. La sua scrittura è caratterizzata da una prosa ricca e complessa, spesso intrisa di riferimenti intertestuali e giochi di parole.
Morì il 2 luglio 1977 a Montreux, in Svizzera, lasciando un'eredità duratura nel panorama letterario mondiale: il titolo del suo romanzo più celebre, Lolita, appunto, divenne prima un neologismo e poi una parola di uso comune utilizzata ancora oggi.
Proveniva da una famiglia nobile che dopo la Rivoluzione d'Ottobre emigrò in Europa, stabilendosi inizialmente a Berlino, dove Nabokov scrisse i suoi primi romanzi in russo, tra cui Mašen'ka e La difesa, utilizzando lo pseudonimo di Vladimir Sirin. Durante il suo soggiorno a Berlino, Nabokov conobbe Véra Evseyevna Slonim, che sposò nel 1925 e con la quale ebbe un figlio, Dmitri. La sua vita fu segnata da eventi drammatici, tra cui l'assassinio del padre nel 1922 da parte di estremisti politici.
Nel 1940, fuggendo dall'occupazione nazista, Nabokov si trasferì negli Stati Uniti, dove iniziò a scrivere in inglese. Qui raggiunse la fama internazionale con il controverso romanzo Lolita, pubblicato nel 1955, che esplora temi complessi come l'ossessione e la moralità. Questo lavoro non solo suscitò scalpore ma è anche considerato uno dei capolavori della letteratura moderna. Altre opere significative includono Pale fire, Ada or Ardor e il memoir Speak, memory, che riflette sulla sua vita e formazione.
Nabokov fu anche un appassionato entomologo e dedicò parte della sua vita allo studio delle farfalle, contribuendo significativamente alla scienza in questo campo. Dal 1948 al 1959 insegnò letteratura russa alla Cornell University. La sua scrittura è caratterizzata da una prosa ricca e complessa, spesso intrisa di riferimenti intertestuali e giochi di parole.
Morì il 2 luglio 1977 a Montreux, in Svizzera, lasciando un'eredità duratura nel panorama letterario mondiale: il titolo del suo romanzo più celebre, Lolita, appunto, divenne prima un neologismo e poi una parola di uso comune utilizzata ancora oggi.
Frasi di Vladimir Nabokov
Abbiamo un totale di 6 frasi.
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
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I grandi romanzi sono grandi fiabe.
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