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Il cambiar poltrona è impresa sì agevole quando si è tutti insieme in una stessa sala!
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La sventura vendica tutto ma non santifica nulla.
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Gli uomini empiono il tempo, e le grandi opere lo allargano.
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L'apparizione nei crepuscoli della memoria di una gioia passata somiglia alla visita notturna d'un diletto defunto e ci invita alla voluttà delle lacrime.
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Si ha sempre torto a incaparsi di restar savi e di adoperare secondo le regole di saviezza, allorché tutti gli altri son pazzi ed operano a seconda della loro pazzia.
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Andrò a rischio di restar sempre uno straccivendolo della letteratura. Venderò cenci, ma miei.
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Una tragedia non basta ad occupare le ore troppo lunghe, ci vuole dopo la farsa.
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Non v'ha orgoglio che superi l'orgoglio degli umili.
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Le donne son come quei generali cui preme più l'onore della bandiera che la vittoria: accondiscendono a capitolare, ma vogliono esser cinti dalle parallele e minacciati dalle bombe. Un'intimazione alla bella prima, senza apparecchi militari e senza avvisaglie, non la si fa che alle fortezze di poco conto; e non v'è figliuola d'Eva così spudorata da confessare d'esser tale.
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Dove tuona un fatto, siatene certi, ha lampeggiato un'idea.
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I mezzi sono alle volte scuola ed esercizio a disprezzar il fine.
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Tutte le grandi gioie si somigliano nei loro effetti, a differenza dei grandi dolori che hanno una scala di manifestazioni molto variata.
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Ogni giorno passato è un caro estinto per noi, un'urna piena di fiori e di cenere.