1/7
È del poeta il fin la meraviglia
Chi non sa far stupir, vada a la striglia.
2/7
La vera regola, cor mio bello, è saper rompere le regole a tempo e luogo, accomodandosi al costume corrente ed al gusto del secolo.
3/7
Città senza signor, senza governo,
cade qual mole suol senza sostegno.
4/7
Io pretendo di saper le regole più che non sanno tutti i pedanti insieme, ma la vera regola, cor mio bello, è saper rompere le regole a tempo e luogo.
5/7
Fuggo i paterni tetti e i patrii lidi,
ma con tremante pié, mi lascio a tergo
passo, e con questi, che di pianto aspergo,
per voi rimiro amati colli, e fidi.
6/7
Il buon è sempre poco per destino,
sempre nel poco gran valor si serra.
E quel in sé maggior virtù consepe,
un stronzo di somaro o un gran di pepe?
7/7
Rosa, riso d'amor, del ciel fattura,
rosa, del sangue mio fatta vermiglia,
pregio del mondo e fregio di natura,
della Terra e del Sol vergine figlia,
d'ogni ninfa e pastor delizia e cura,
onor de l'odorifera famiglia;
tu tien d'ogni beltà le palme prime,
sopra il volgo de' fior donna sublime.