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È del poeta il fin la meraviglia
Chi non sa far stupir, vada a la striglia.
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La vera regola, cor mio bello, è saper rompere le regole a tempo e luogo, accomodandosi al costume corrente ed al gusto del secolo.
3/6
Città senza signor, senza governo,
cade qual mole suol senza sostegno.
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Io pretendo di saper le regole più che non sanno tutti i pedanti insieme, ma la vera regola, cor mio bello, è saper rompere le regole a tempo e luogo.
5/6
Fuggo i paterni tetti e i patrii lidi,
ma con tremante pié, mi lascio a tergo
passo, e con questi, che di pianto aspergo,
per voi rimiro amati colli, e fidi.
6/6
Il buon è sempre poco per destino,
sempre nel poco gran valor si serra.
E quel in sé maggior virtù consepe,
un stronzo di somaro o un gran di pepe?