Frasi di Eugenio Montale



1/11

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.

2/11

Io sono qui perché ho scritto poesie, un prodotto assolutamente inutile, ma quasi mai nocivo.

3/11

La più vera ragione è di chi tace.

4/11

Milano è un enorme conglomerato di eremiti.

5/11

Il rapporto tra l'alfabetismo e l'analfabetismo è costante, ma al giorno d'oggi gli analfabeti sanno leggere.

6/11

L'arte largisce le sue consolazioni soprattutto agli artisti falliti.

7/11

L'uomo d'oggi guarda, ma non contempla, vede ma non pensa.

8/11

Piove
non sulla favola bella
di lontane stagioni,
ma sulla cartella esattoriale,
piove sugli ossi di seppia
e sulla greppia nazionale.

9/11

Con orrore
la poesia rifiuta
le glosse degli scoliasti.
Ma non è certo che la troppo muta
basti a se stessa
o al trovarobe che in lei è inciampato
senza sapere di esserne
l'autore.

10/11

Ricomincerà? Nulla ricomincia.

11/11

Memoria
non è peccato fin che giova. Dopo
è letargo di talpe, abiezione
che funghisce su sé...




Biografia di Eugenio Montale