Frasi di Primo Levi



1/10

Tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono condannati a riviverlo.

2/10

Accade facilmente, a chi ha perso tutto, di perdere se stesso.

3/10

Se si escludono istanti prodigiosi e singoli che il destino ci può donare, l'amare il proprio lavoro (che purtroppo è privilegio di pochi) costituisce la migliore approssimazione alla felicità sulla terra. Ma questa è una verità che non molti conoscono.

4/10

L'esperienza è l'accumulo del da farsi davanti all'imprevisto.

5/10

Quanto più è dura l'oppressione, tanto più è diffusa tra gli oppressi la disponibilità a collaborare con il potere.

6/10

Le grane non vengono al galoppo, come gli Unni, ma zitte, di soppiatto, come le epidemie.

7/10

Pochi sono gli uomini che sanno andare a morte con dignità e, spesso, non quelli che ti aspetteresti.

8/10

Tutte le ragazze sono strane, o per un verso o per un altro, e se una non è strana, vuol dire che è ancora più strana delle altre.

9/10

Meglio sbagliare per omissione che per commissione: meglio astenersi dal governare il destino degli altri, dal momento che è già così difficile ed incerto pilotare il proprio.

10/10

Il termine "libertà" ha notoriamente molti sensi, ma forse il tipo di libertà più accessibile, più goduto soggettivamente e più utile al consorzio umano coincide con l'essere competenti nel proprio lavoro e quindi nel provare piacere a svolgerlo.




Biografia di Primo Levi