1/10
Tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono condannati a riviverlo.
2/10
Accade facilmente, a chi ha perso tutto, di perdere se stesso.
3/10
Se si escludono istanti prodigiosi e singoli che il destino ci può donare, l'amare il proprio lavoro (che purtroppo è privilegio di pochi) costituisce la migliore approssimazione alla felicità sulla terra. Ma questa è una verità che non molti conoscono.
4/10
L'esperienza è l'accumulo del da farsi davanti all'imprevisto.
5/10
Quanto più è dura l'oppressione, tanto più è diffusa tra gli oppressi la disponibilità a collaborare con il potere.
6/10
Le grane non vengono al galoppo, come gli Unni, ma zitte, di soppiatto, come le epidemie.
7/10
Pochi sono gli uomini che sanno andare a morte con dignità e, spesso, non quelli che ti aspetteresti.
8/10
Tutte le ragazze sono strane, o per un verso o per un altro, e se una non è strana, vuol dire che è ancora più strana delle altre.
9/10
Meglio sbagliare per omissione che per commissione: meglio astenersi dal governare il destino degli altri, dal momento che è già così difficile ed incerto pilotare il proprio.
10/10
Il termine "libertà" ha notoriamente molti sensi, ma forse il tipo di libertà più accessibile, più goduto soggettivamente e più utile al consorzio umano coincide con l'essere competenti nel proprio lavoro e quindi nel provare piacere a svolgerlo.