Biografia di Lenin

 Lenin
Nazione: Russia    
Vladimir Il'ič Ul'janov nacque a Simbirsk, Russia il 22 aprile 1870 e morì a Gorki, Russia il 21 gennaio 1924. Fu rivoluzionario, politico, filosofo e scrittore.

La sua formazione politica fu influenzata dall'esecuzione del fratello maggiore, Aleksandr, nel 1887 per un complotto contro lo zar Alessandro III, evento che lo portò a interessarsi profondamente al socialismo e alla lotta contro il regime zarista.

Lenin si iscrisse all'Università di Kazan', ma fu espulso per aver partecipato a manifestazioni studentesche. Dopo un periodo di esilio in Siberia (1895-1900), dove scrisse opere significative come Lo sviluppo del capitalismo in Russia, tornò a San Pietroburgo e divenne un leader nel Partito Operaio Socialdemocratico Russo (POSDR). Nel 1901 fondò una rivista chiamata Zarja, a diffusione clandestina, sulla quale per la prima volta si firmò Lenin (il cui significato è "uno del fiume Lena"). Nel 1903, il partito si divise in due fazioni: i bolscevichi, guidati da Lenin, e i menscevichi.

Con l'inizio della Prima Guerra Mondiale, Lenin denunciò il conflitto come imperialistico e sostenne la necessità di una rivoluzione proletaria. Dopo la caduta dello zar nel febbraio del 1917, tornò in Russia grazie a un accordo con il governo tedesco.
Il suo ritorno segnò l'inizio di una campagna per rovesciare il governo provvisorio e instaurare un regime bolscevico. La Rivoluzione d'Ottobre del 1917 portò alla presa del potere da parte dei bolscevichi e alla creazione di uno Stato socialista.

Lenin divenne primo ministro della Repubblica russa e successivamente della Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa. Durante il suo governo, abolì l'Assemblea Costituente, firmò il trattato di Brest-Litovsk per ritirare la Russia dalla guerra e avviò la nazionalizzazione dell'industria e la redistribuzione delle terre ai contadini. La sua leadership si caratterizzò per l'uso della violenza contro gli oppositori politici e la repressione durante la guerra civile russa (1917-1922).

A partire dal 1922, Lenin soffrì di problemi di salute che culminarono in diversi ictus: la sua capacità di governare ne fu grandemente limitata e morì il 21 gennaio 1924. La sua eredità è complessa: sebbene sia stato fondamentale nella creazione dell'Unione Sovietica e nel consolidamento del comunismo internazionale, le sue politiche autoritarie gettarono le basi per il regime totalitario di Stalin.

Le sue idee hanno continuato a influenzare i movimenti socialisti e comunisti in tutto il mondo ed è ricordato come uno dei più importanti leader rivoluzionari del XX secolo, la cui vita e opera hanno avuto un impatto duraturo sulla storia mondiale.


Frasi di Lenin

Abbiamo un totale di 6 frasi.
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.

Non è serio, in politica, contare sulle convinzioni, la devozione e le belle qualità dell'anima.


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