Biografia di John Maynard Keynes

John Maynard Keynes
Nazione: Regno Unito    
John Maynard Keynes nacque a Cambridge, Inghilterra il 5 giugno 1883 e morì a Tilton, Inghilterra il 21 aprile 1946. Fu un famoso economista.
Figlio a sua volta di un economista, studiò a Eton e poi all'Università di Cambridge. Pospose la tesi di laurea per iscriversi al civil service, che gli assicurò un impiego nel quale non doveva fare praticamente niente. In questo periodo scrisse la tesi che però non venne accettata.
Iniziò la sua carriera di economista nel 1912, come direttore di una rivista accademica economica chiamata Economic Journal, per arrivare fino alla carica di consigliere del Cancelliere dello Scacchiere (carica inglese corrispondente più o meno a Ministro delle Finanze). I suoi successi in campo economico/politico gli valsero l'incarico di rappresentante economico del Tesoro alla Conferenza di pace di Versailles nel 1919. Ritenendo però che il trattato fosse troppo punitivo nei confronti della Germania, e che le condizioni imposte avrebbero presto portato ad un'altra guerra, si dimise dall'incarico. Da quel momento e fino al 1936, scrisse numerosi saggi che influenzarono molto la politica inglese di quegli anni, oltre a svariati articoli per molti quotidiani e periodici americani, tra i quali il New York Times. Proprio nel 1936 pubblica la sua opera più importante, Teoria generale dell'occupazione, dell'interesse e della moneta, che costituisce il primo nucleo della macroeconomia.
Nel 1942 ottenne il titolo di baronetto e poco dopo, sul finire della guerra, fu messo a capo della commissione per l'istituzione della Banca Mondiale.
Alla sua morte gli fu tributato un funerale di Stato all'Abbazia di Westminster.


Frasi di John Maynard Keynes

Abbiamo un totale di 3 frasi.
Le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.

Il capitalismo non è intelligente, non è bello, non è giusto, non è virtuoso e non produce i beni necessari. In breve, non ci piace e stiamo cominciando a disprezzarlo. Ma quando ci chiediamo cosa mettere al suo posto, restiamo estremamente perplessi.


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