Frasi di Carl Gustav Jung



1/29

Chi evita l'errore elude la vita.

2/29

Tutto ciò che degli altri ci irrita può portarci alla comprensione di noi stessi.

3/29

L'incontro di due personalità è come il contatto tra due sostanze chimiche; se c'è una qualche reazione, entrambi ne vengono trasformati.

4/29

Conoscere la propria oscurità è il metodo migliore per affrontare le tenebre degli altri.

5/29

Non c'è presa di coscienza senza dolore.

6/29

Mostratemi un individuo sano di mente, e lo curerò per voi.

7/29

In ogni caos c'è un cosmo, in ogni disordine un ordine segreto

8/29

Ciò a cui opponi resistenza persiste. Ciò che accetti può essere cambiato.

9/29

L'uomo cresce secondo la grandezza del compito.

10/29

Finché non prenderai coscienza, l'inconscio governerà la tua vita.
E tu lo chiamerai destino.

11/29

If the path before you is clear,
you're probably on someone else's.

12/29

I must also have a dark side if I am to be whole.

13/29

I am not what happened to me,
I am what I choose to become.

14/29

You are what you do, not what you say you'll do.

15/29

The most terrifying thing is to accept oneself completely.

16/29

Cambiare cappello significa cambiare idee, avere un'altra visione del mondo.

17/29

Tú eres aquello que haces, no lo que dices que harás.

18/29

Sei quello che fai, non quello che dici che farai.

19/29

Who looks outside, dreams; who looks inside, awakes.

20/29

Per essere completo devo avere anche un lato oscuro.

21/29

La religione, si potrebbe dire, è il termine designante l'atteggiamento peculiare a una coscienza che è stata alterata dall'esperienza del numinoso.

22/29

La scarpa che va bene a una persona, sta stretta a un'altra: non c'è una ricetta di vita che vada bene per tutti.

23/29

I voli spaziali sono soltanto una fuga da sé stessi, perché è più facile andare su Marte o sulla Luna che penetrare nel proprio io.

24/29

Il principio dinamico della fantasia è il gioco, che è proprio anche del bambino e come tale sembra incompatibile con il principio del lavoro serio. Ma senza questo giocare con la fantasia non è mai nata opera d'arte. Il debito che abbiamo con il gioco dell'immaginazione è incalcolabile.

25/29

Chi guarda fuori, sogna; chi guarda dentro, si sveglia.

26/29

La società è organizzata non tanto dalla legge quanto dalla tendenza all'imitazione.

27/29

L'inconscio non è soltanto male, ma è anche la sorgente del bene più alto; non è solo buio ma anche luce, non solo bestiale, semi-umano, demoniaco, ma sovrumano, spirituale e, nel senso classico del termine, "divino".

28/29

La mente conscia si lascia addomesticare come un pappagallo, ma l'inconscio no; perciò Sant'Agostino ringraziava Dio di non averlo fatto responsabile dei suoi sogni.

29/29

I grandi problemi della vita sono sempre in rapporto con le immagini primordiali dell'inconscio collettivo; queste immagini sono depositi rappresentanti l'esperienza accumulata di millenni di lotta per l'adattamento e l'esistenza.




Biografia di Carl Gustav Jung