1/9
L'istinto della fuga esisterà sempre: anche se Pascal consigliava di passare la vita in una stanza.
2/9
Un attore vero non si vaccina contro il bacillo istrionico; lo coltiva invece e ne sfrutta l'irrazionale virulenza fino a farlo esplodere nella pestilenza metaforica di cui parla Artaud.
3/9
L'attore è come una scatola vuota e più vuota è meglio è.
4/9
Come è brutta, Roma. Brutta di questa sua accecante bellezza, su cui risaltano i segni dello sfacelo come una voglia di barbabietola su un volto purissimo.
5/9
È incongruo che si muoia. Che non ci venga data un'altra vita per farla meglio.
6/9
La morte è l'angostura, la goccia di amaro, il catalizzatore di tutto il resto. Poche chiacchiere: una gran fregatura. Un errore di calcolo del Padre Eterno.
7/9
L'attore non dev'essere particolarmente colto e nemmeno particolarmente intelligente; dev'essere, forse, anche un po' idiota. Sì, sì, se fosse anzi completamente idiota sarebbe un grandissimo attore.
8/9
Un attore perfettamente sano è un paradosso.
9/9
Gli uomini di governo parlano in modo sgomentante. Ma anche all'opposizione non c'è da stare allegri: quando si arriva alla sintassi sono guai.