1/27
Noi chiamiamo pomposamente virtù tutte quelle azioni che giovano
alla sicurezza di chi comanda e alla paura di chi serve.
2/27
E l'armonia vince
di mille secoli il silenzio.
3/27
Sarei perduto s'io vivessi un solo momento senza di te.
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L'arte non consiste nel rappresentare cose nuove,
bensì nel rappresentare con novità.
5/27
Gli uomini non hanno che due freni,
il pudore e la forca.
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Gli schiavi non sono, generalmente parlando, fatti dai tiranni, ma bensì gli schiavi fanno i tiranni.
7/27
Quaggiù la povertà è vergogna che nessun merito lava.
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Se gli uomini si conducessero sempre al fianco la morte, non servirebbero sì vilmente.
9/27
Forse perché della fatal quiete
tu sei l'imago a me sì cara vieni
o sera! E quando ti corteggian liete
le nubi estive e i zefiri sereni,
e quando dal nevoso aere inquiete
tenebre e lunghe all'universo meni
sempre scendi invocata e le secrete
vie del mio cor soavemente tieni.
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Sacro è il silenzio a' vati, e vi fa belle
più del sorriso.
11/27
Gli occhi dell'uom cercan morendo
il Sole; e tutti l'ultimo sospiro
mandano i petti alla fuggente luce.
12/27
Anche la speme,
ultima dea, fugge i sepolcri.
13/27
O Italiani, io vi esorto alle storie.
14/27
Ne' tempi licenziosi e tirannici i governi sono sempre ubbriachi di lodi e sempre di lodi assetati.
15/27
A egregie cose il forte animo accendono
l'urne de' forti, o Pindemonte..
16/27
Questo è Vincenzo Monti, cavaliero
gran traduttor de' traduttor d'Omero.
17/27
Le nate a vaneggiar menti mortali.
18/27
Sdegno il verso che suona e che non crea.
19/27
O nati al pianto
e alla fatica, se virtù vi è guida,
dalla fonte del duol sorge il conforto.
20/27
Ma sciagurati coloro che, per non essere scellerati, hanno bisogno della religione!
21/27
Il dotto e il ricco ed il patrizio vulgo.
22/27
A chi altamente oprar non è concesso
fama tentino almeno libere carte.
23/27
Coloro che non furono mai sventurati, non sono degni della loro felicità.
24/27
La forza siegue la forza. È più difficile, diceva Fabio Massimo, adunare nelle avverse guerre la prima coorte che tutto un esercito.
25/27
Il genio s'impenna contro ogni sorta di servitù; e quando la libertà e l'altezza d'animo indispensabili a ogni scrittore si prostrano sotto il bisogno del pane, i geni diventano scribacchiatori.
26/27
Lavoro eterno!
Paga il Governo.
27/27
Lettori miei, era opinione del reverendo Lorenzo Sterne, parroco in Inghilterra, che "un sorriso possa aggiungere un filo alla trama brevissima della vita"; ma pare ch'egli inoltre sapesse che ogni lagrima insegna a' mortali una verità.