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Noi chiamiamo pomposamente virtù tutte quelle azioni che giovano
alla sicurezza di chi comanda e alla paura di chi serve.
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E l'armonia vince
di mille secoli il silenzio.
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Sarei perduto s'io vivessi un solo momento senza di te.
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L'arte non consiste nel rappresentare cose nuove,
bensì nel rappresentare con novità.
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Gli uomini non hanno che due freni,
il pudore e la forca.
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Gli schiavi non sono, generalmente parlando, fatti dai tiranni, ma bensì gli schiavi fanno i tiranni.
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Quaggiù la povertà è vergogna che nessun merito lava.
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Se gli uomini si conducessero sempre al fianco la morte, non servirebbero sì vilmente.
9/25
Forse perché della fatal quiete
tu sei l'imago a me sì cara vieni
o sera! E quando ti corteggian liete
le nubi estive e i zefiri sereni,
e quando dal nevoso aere inquiete
tenebre e lunghe all'universo meni
sempre scendi invocata e le secrete
vie del mio cor soavemente tieni.
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Sacro è il silenzio a' vati, e vi fa belle
più del sorriso.
11/25
Gli occhi dell'uom cercan morendo
il Sole; e tutti l'ultimo sospiro
mandano i petti alla fuggente luce.
12/25
Anche la speme,
ultima dea, fugge i sepolcri.
13/25
O Italiani, io vi esorto alle storie.
14/25
Ne' tempi licenziosi e tirannici i governi sono sempre ubbriachi di lodi e sempre di lodi assetati.
15/25
A egregie cose il forte animo accendono
l'urne de' forti, o Pindemonte..
16/25
Questo è Vincenzo Monti, cavaliero
gran traduttor de' traduttor d'Omero.
17/25
Le nate a vaneggiar menti mortali.
18/25
Sdegno il verso che suona e che non crea.
19/25
O nati al pianto
e alla fatica, se virtù vi è guida,
dalla fonte del duol sorge il conforto.
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Ma sciagurati coloro che, per non essere scellerati, hanno bisogno della religione!
21/25
Il dotto e il ricco ed il patrizio vulgo.
22/25
A chi altamente oprar non è concesso
fama tentino almeno libere carte.
23/25
Coloro che non furono mai sventurati, non sono degni della loro felicità.
24/25
La forza siegue la forza. È più difficile, diceva Fabio Massimo, adunare nelle avverse guerre la prima coorte che tutto un esercito.
25/25
Il genio s'impenna contro ogni sorta di servitù; e quando la libertà e l'altezza d'animo indispensabili a ogni scrittore si prostrano sotto il bisogno del pane, i geni diventano scribacchiatori.