Frasi di Ugo Foscolo



1/26

Noi chiamiamo pomposamente virtù tutte quelle azioni che giovano alla sicurezza di chi comanda e alla paura di chi serve.

2/26

E l'armonia vince
di mille secoli il silenzio.

3/26

Sarei perduto s'io vivessi un solo momento senza di te.

4/26

L'arte non consiste nel rappresentare cose nuove, bensì nel rappresentare con novità.

5/26

Gli uomini non hanno che due freni,
il pudore e la forca.

6/26

Gli schiavi non sono, generalmente parlando, fatti dai tiranni, ma bensì gli schiavi fanno i tiranni.

7/26

Quaggiù la povertà è vergogna che nessun merito lava.

8/26

Se gli uomini si conducessero sempre al fianco la morte, non servirebbero sì vilmente.

9/26

Forse perché della fatal quiete
tu sei l'imago a me sì cara vieni
o sera! E quando ti corteggian liete
le nubi estive e i zefiri sereni,
e quando dal nevoso aere inquiete
tenebre e lunghe all'universo meni
sempre scendi invocata e le secrete
vie del mio cor soavemente tieni.

10/26

Sacro è il silenzio a' vati, e vi fa belle
più del sorriso.

11/26

Gli occhi dell'uom cercan morendo
il Sole; e tutti l'ultimo sospiro
mandano i petti alla fuggente luce.

12/26

Anche la speme,
ultima dea, fugge i sepolcri.

13/26

O Italiani, io vi esorto alle storie.

14/26

Ne' tempi licenziosi e tirannici i governi sono sempre ubbriachi di lodi e sempre di lodi assetati.

15/26

A egregie cose il forte animo accendono
l'urne de' forti, o Pindemonte..

16/26

Questo è Vincenzo Monti, cavaliero
gran traduttor de' traduttor d'Omero.

17/26

Le nate a vaneggiar menti mortali.

18/26

Sdegno il verso che suona e che non crea.

19/26

O nati al pianto
e alla fatica, se virtù vi è guida,
dalla fonte del duol sorge il conforto.

20/26

Ma sciagurati coloro che, per non essere scellerati, hanno bisogno della religione!

21/26

Il dotto e il ricco ed il patrizio vulgo.

22/26

A chi altamente oprar non è concesso
fama tentino almeno libere carte.

23/26

Coloro che non furono mai sventurati, non sono degni della loro felicità.

24/26

La forza siegue la forza. È più difficile, diceva Fabio Massimo, adunare nelle avverse guerre la prima coorte che tutto un esercito.

25/26

Il genio s'impenna contro ogni sorta di servitù; e quando la libertà e l'altezza d'animo indispensabili a ogni scrittore si prostrano sotto il bisogno del pane, i geni diventano scribacchiatori.

26/26

Lavoro eterno!
Paga il Governo.




Biografia di Ugo Foscolo