Frasi di Erasmo da Rotterdam

1/51

Aequalis non parit bellum.

2/51

L'uguaglianza non produce guerra.

3/51

È l'annata che produce, non il campo.

4/51

Annus producit, non ager.

5/51

Caduto l'albero ognuno corre a far legna.

6/51

Arbore deiecta, quivis ligna colligit.

7/51

Più loquace della citteria.

8/51

Citeria loquacior.

9/51

Chi ha molto pepe lo mette anche sull'insalata.

10/51

Cui multum erit piperis etiam oleribus immiscet.

11/51

Con la volpe anche tu comportati da volpe.

12/51

Cum vulpe vulpinare tu quoque invicem.

13/51

Far entrare tutti i piedi nella stessa scarpa.

14/51

Eundem calceum omni pedi inducere.

15/51

Soffia il caldo e il freddo dalla stessa bocca.

16/51

Ex eodem ore calidum et frigidum efflare.

17/51

Bolle la pentola, vive l'amicizia.

18/51

Fervet olla, vivit amicitia.

19/51

Non nutrire i figli del leone.

20/51

Leonis catulum ne alas.

21/51

L'erba cattiva non muore mai.

22/51

Malam herbam non perire.

23/51

Non ti accorgi, disse, che parli di cose che stanno al di sopra del martello?

24/51

Non animadvertis (inquit) te supra melleum loqui?

25/51

Chi arriverà per primo, per primo macinerà.

26/51

Qui primus venerit primus molet.

27/51

Per guadagnare bisogna spendere.

28/51

L'unico fatto certo è che senza il condimento della follia non può esistere piacere alcuno.

29/51

Le donne corrono dietro agli stolti; fuggono i saggi come animali velenosi.

30/51

Non si gode a possedere qualche cosa senza compagnia.

31/51

In ogni attività la passione toglie gran parte della difficoltà.

32/51

Non vi è nulla di così assurdo che l'abitudine non renda accettabile.

33/51

Nihil esse tam absurdum, quod non commendet assuetudo.

34/51

Chi va contro natura facendo mostra di capacità fittizie e forzando le proprie reali inclinazioni riesce solo a raddoppiare il difetto.

35/51

Questa vita terrena, del resto, vi sembra da chiamar vita, se le si toglie il piacere?

36/51

I mali che non si avvertono sono i più pericolosi.

37/51

Periculosius solet esse malum, quia non sentitur.

38/51

Che cos'è la guerra? Un omicidio collettivo, di gruppo, una forma di brigantaggio tanto più infame quanto più estesa.

39/51

Se metti su una bilancia da una parte i vantaggi e dall'altra gli svantaggi, ti accorgi che una pace iniqua è molto meglio di una guerra equa.

40/51

E in definitiva la vita degli uomini nient'altro è che un gioco della pazzia.

41/51

Può voler bene agli altri chi non vuole bene a se stesso?

42/51

Fa bene a lodare se stesso chi non trova un altro che lo elogi.

43/51

Il miglior modo di onorare i santi è di imitarli.

44/51

V'è pace tra le bestie velenose. Ma per l'uomo non c'è bestia più pericolosa dell'uomo.

45/51

Sanctissime coluit divos, quisquis imitatus est.

46/51

Ci sono tante grammatiche quanti sono i grammatici, e anche di più.

47/51

Il reciproco amore fra chi apprende e chi insegna è il primo e più importante gradino verso la conoscenza.

48/51

In gran parte i mariti sono come li fanno le mogli.

49/51

E a forza di sterminare animali, s'era capito che anche sopprimere l'uomo non richiedeva un grande sforzo.

50/51

E sotto ogni aspetto le creazioni della natura son sempre più belle degli artificiosi ornamenti immaginati dagli uomini.


Biografia di Erasmo da Rotterdam