Biografia di Fabrizio De André
Nazione: Italia
Fabrizio Cristiano De André nacque a Genova il 18 febbraio 1940 e morì a Milano il giorno 11 gennaio 1999. Fu un cantautore.
Allo scoppio della guerra, la famiglia De Andre' dovette rifugiarsi in un podere di campagna vicino a Revignano (una cittadina nei pressi di Asti), in Piemonte. Il padre di Fabrizio, che era un antifascista perseguito dalla polizia, si unì ai partigiani. Nel 1945 la famiglia De André si trasferisce di nuovo a Genova. Il padre diventa un importante esponente dell'alta borghesia genovese, amministratore delegato e poi presidente dell'Eridania, uno zuccherificio.
Frequentò le scuole elementari, prima presso la scuola delle Suore Marcelliane e, successivamente, presso la scuola pubblica Cesare Battisti; successivamente andò al Liceo Classico "Cristoforo Colombo"; dopo l'esame finale, si iscrisse alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Genova, senza però laurearsi (rinunciò quando gli mancavano pochi esami). Suonò prima il violino, poi la chitarra, ed è entrato a far parte di alcuni gruppi jazz locali (il jazz fu il suo "primo amore").
Nel 1960 incise le sue prime due canzoni, Nuvole barocche e E fu la notte; nel 1962 sposò Puny Rignon, una donna genovese di quasi dieci anni più grande. Nello stesso anno nacque il primo e unico figlio, Cristiano, che seguirà poi le orme del padre e diventerà anch'egli musicista e cantautore.
Negli anni fu un prolifico e amatissimo artista che diede vita a canzoni senza tempo come Il pescatore, Dolcenera, La canzone di Marinella , per citarne alcune.
Morì alle 2.30 del mattino. Due giorni dopo fu sepolto a Genova, sua città natale, con una cerimonia alla quale parteciparono circa 20.000 persone. È sepolto nel Cimitero Monumentale di Staglieno, nella cappella della famiglia De André.
Allo scoppio della guerra, la famiglia De Andre' dovette rifugiarsi in un podere di campagna vicino a Revignano (una cittadina nei pressi di Asti), in Piemonte. Il padre di Fabrizio, che era un antifascista perseguito dalla polizia, si unì ai partigiani. Nel 1945 la famiglia De André si trasferisce di nuovo a Genova. Il padre diventa un importante esponente dell'alta borghesia genovese, amministratore delegato e poi presidente dell'Eridania, uno zuccherificio.
Frequentò le scuole elementari, prima presso la scuola delle Suore Marcelliane e, successivamente, presso la scuola pubblica Cesare Battisti; successivamente andò al Liceo Classico "Cristoforo Colombo"; dopo l'esame finale, si iscrisse alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Genova, senza però laurearsi (rinunciò quando gli mancavano pochi esami). Suonò prima il violino, poi la chitarra, ed è entrato a far parte di alcuni gruppi jazz locali (il jazz fu il suo "primo amore").
Nel 1960 incise le sue prime due canzoni, Nuvole barocche e E fu la notte; nel 1962 sposò Puny Rignon, una donna genovese di quasi dieci anni più grande. Nello stesso anno nacque il primo e unico figlio, Cristiano, che seguirà poi le orme del padre e diventerà anch'egli musicista e cantautore.
Negli anni fu un prolifico e amatissimo artista che diede vita a canzoni senza tempo come Il pescatore, Dolcenera, La canzone di Marinella , per citarne alcune.
Morì alle 2.30 del mattino. Due giorni dopo fu sepolto a Genova, sua città natale, con una cerimonia alla quale parteciparono circa 20.000 persone. È sepolto nel Cimitero Monumentale di Staglieno, nella cappella della famiglia De André.
Frasi di Fabrizio De André
Abbiamo un totale di 5 frasi.
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
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Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
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