Frasi di Vincenzo Cardarelli



1/13

La vita io l'ho castigata vivendola.

2/13

Poesia potrebbe anche definirsi: la fiducia di parlare a sé stessi.

3/13

Fin dove il cuore mi resse, arditamente mi spinsi.

4/13

L'idea che ci facciamo d'ogni cosa
è cagione che tutto ci deluda.

5/13

Dovevamo saperlo che l'amore
brucia la vita e fa volare il tempo.

6/13

Così la fanciullezza fa ruzzolare il mondo e il saggio non è che un fanciullo che si duole di essere cresciuto.

7/13

I ricordi, queste ombre troppo lunghe
del nostro breve corpo,
questo strascico di morte
che noi lasciamo vivendo,
i lugubri e durevoli ricordi.

8/13

Il saggio non è che un fanciullo
che si duole di essere cresciuto.

9/13

Ce ne sono di chiese e di chiesuole,
al mio paese, quante se ne vuole!
E santi che dai loro tabernacoli
son sempre fuori a compiere miracoli.
Santi alla buona, santi famigliari,
non stanno inoperosi sugli altari.
E chi ha cara la subbia, chi la pialla,
chi guarda il focolare e chi la stalla,
chi col maltempo, di prima mattina,
comanda ai venti, alla pioggia, alla brina,
che fra cotanti e così vari stati,
ha cura dei mariti disgraziati.

10/13

La speranza è nell'opera.
Io sono un cinico a cui rimane
per la sua fede questo al di là.
Io sono un cinico che ha fede in quel che fa.

11/13

Vaga e triste è degli uomini la sorte:
degli uomini che passano
con non maggior fragore d'una foglia
che si tramuta in terra. Il sole è stanco di contemplare
una tanto monotona vicenda.

12/13

Invano, invano lotto
per possedere i giorni
che mi travolgono rumorosi.
Io annego nel tempo.

13/13

O gioventù, innocenza, illusioni,
tempo senza peccato, secol d'oro!
Poi che trascorsi siete
si costuma rimpiangervi
quale un perduto bene.
Io so che foste un male.




Biografia di Vincenzo Cardarelli