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Fare dell'umorismo sulla precarietà della vita umana al capezzale di un moribondo non è umorismo.
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La storia insegna, anche se l'uomo raramente impara, che se Atene piange Sparta non ride.
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Tutto il processo economico è quindi un problema di scelte: scelte da parte dei consumatori e scelte da parte dei produttori. In ultima analisi le scelte si impongono perché le risorse sono limitate rispetto ai desideri.
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Il potere politico o economico o burocratico accresce il potenziale nocivo di una persona stupida.
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Una volta che si precisino i limiti delle proprie definizioni, si può dire quello che si vuole, ma il valore di una qualsiasi definizione dipende dall'ausilio che essa può fornire ai nostri sforzi conoscitivi.
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Una volta impostata bene la problematica, è fatale che la risposta, approssimata o esatta, finisca con l'essere trovata.
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La Prima Legge Fondamentale impedisce di attribuire un valore numerico alla frazione di persone stupide rispetto al totale della popolazione: qualsiasi stima numerica risulterebbe una sottostima.
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La persona stupida è il tipo di persona più pericoloso che esista.