Biografia di Arthur Hugh Clough
Nazione: Regno Unito
Arthur Hugh Clough nacque a Liverpool, Inghilterra il giorno 1 gennaio 1819 e morì a Firenze il 13 novembre 1861. Fu un poeta.
Suo padre, un esiliato politico, e sua madre, proveniente da una famiglia di intellettuali, influenzarono profondamente la sua formazione culturale. Clough trascorse gran parte della sua infanzia a Charleston, negli Stati Uniti, prima di tornare in Inghilterra per frequentare il Rugby School, dove fu allievo del famoso educatore Thomas Arnold.
Nel 1837, Clough ottenne una borsa di studio per il Balliol College di Oxford. Qui sviluppò legami con altri intellettuali dell'epoca, tra cui Matthew Arnold, figlio del suo insegnante, col quale condivise una stretta amicizia. La sua esperienza a Oxford fu caratterizzata da un crescente scetticismo verso le dottrine religiose tradizionali, portandolo a rifiutare un incarico di insegnamento nella Chiesa d'Inghilterra nel 1848. Dopo aver lasciato l'università, Clough si recò a Parigi durante la Rivoluzione del 1848 e successivamente in Italia.
Clough è noto per le sue opere poetiche che riflettono le incertezze e i dubbi religiosi del suo tempo. Tra i suoi lavori più significativi ci sono The Bothie of Tober-na-Vuolich (1848) e Amours de voyage (1858), entrambe scritte in esametri classici e che trattano temi di amore romantico e conflitti sociali. La sua poesia affronta anche questioni morali e sociali, come evidenziato nel poema satirico The latest decalogue, che critica la moralità vittoriana.
Nonostante il suo talento, gran parte della sua opera rimase inedita durante la sua vita. Tuttavia, la raccolta postuma Poems (1862) riscosse un notevole successo, venendo ristampata numerose volte nei decenni successivi.
Oltre alla scrittura, Clough lavorò come educatore e fu assistente di Florence Nightingale nel suo lavoro filantropico. Nel 1849, divenne direttore dell'University Hall di Londra, ma trovò l'ambiente intellettualmente opprimente. La sua amicizia con Matthew Arnold si intensificò nel corso degli anni; Arnold scrisse in suo onore l'elegia Thyrsis nel 1865, commemorando il suo contributo alla poesia e alla cultura.
Negli ultimi anni della sua vita, Clough viaggiò in Italia per motivi di salute. Purtroppo, contrasse la malaria durante il soggiorno a Firenze, dove morì il 13 novembre 1861 all'età di soli 42 anni. La sua eredità letteraria è quella di un poeta profondamente critico nei confronti delle convenzioni sociali e religiose del suo tempo e considerato uno dei più lungimiranti del XIX secolo.
Suo padre, un esiliato politico, e sua madre, proveniente da una famiglia di intellettuali, influenzarono profondamente la sua formazione culturale. Clough trascorse gran parte della sua infanzia a Charleston, negli Stati Uniti, prima di tornare in Inghilterra per frequentare il Rugby School, dove fu allievo del famoso educatore Thomas Arnold.
Nel 1837, Clough ottenne una borsa di studio per il Balliol College di Oxford. Qui sviluppò legami con altri intellettuali dell'epoca, tra cui Matthew Arnold, figlio del suo insegnante, col quale condivise una stretta amicizia. La sua esperienza a Oxford fu caratterizzata da un crescente scetticismo verso le dottrine religiose tradizionali, portandolo a rifiutare un incarico di insegnamento nella Chiesa d'Inghilterra nel 1848. Dopo aver lasciato l'università, Clough si recò a Parigi durante la Rivoluzione del 1848 e successivamente in Italia.
Clough è noto per le sue opere poetiche che riflettono le incertezze e i dubbi religiosi del suo tempo. Tra i suoi lavori più significativi ci sono The Bothie of Tober-na-Vuolich (1848) e Amours de voyage (1858), entrambe scritte in esametri classici e che trattano temi di amore romantico e conflitti sociali. La sua poesia affronta anche questioni morali e sociali, come evidenziato nel poema satirico The latest decalogue, che critica la moralità vittoriana.
Nonostante il suo talento, gran parte della sua opera rimase inedita durante la sua vita. Tuttavia, la raccolta postuma Poems (1862) riscosse un notevole successo, venendo ristampata numerose volte nei decenni successivi.
Oltre alla scrittura, Clough lavorò come educatore e fu assistente di Florence Nightingale nel suo lavoro filantropico. Nel 1849, divenne direttore dell'University Hall di Londra, ma trovò l'ambiente intellettualmente opprimente. La sua amicizia con Matthew Arnold si intensificò nel corso degli anni; Arnold scrisse in suo onore l'elegia Thyrsis nel 1865, commemorando il suo contributo alla poesia e alla cultura.
Negli ultimi anni della sua vita, Clough viaggiò in Italia per motivi di salute. Purtroppo, contrasse la malaria durante il soggiorno a Firenze, dove morì il 13 novembre 1861 all'età di soli 42 anni. La sua eredità letteraria è quella di un poeta profondamente critico nei confronti delle convenzioni sociali e religiose del suo tempo e considerato uno dei più lungimiranti del XIX secolo.
Frasi di Arthur Hugh Clough
Abbiamo un totale di 6 frasi.
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
Leggi le frasi di Arthur Hugh Clough
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
Meglio aver combattuto e perso che non avere neanche combattuto.
Leggi le frasi di Arthur Hugh Clough