Biografia di Émile-Auguste Chartier

Émile-Auguste Chartier
Nazione: Francia    
Émile-Auguste Chartier, conosciuto con lo pseudonimo di Alain, nacque a Mortagne-au-Perche, Francia il 3 marzo 1868 e morì a Le Vésinet, Francia il 2 giugno 1951. Fu filosofo, giornalista, scrittore e insegnante.

Proveniente da una famiglia di origine normanna, era il figlio di Étienne Chartier, un veterinario, e di Juliette Clémentine Chaline. La sua educazione fu influenzata dalla tradizione cattolica della sua famiglia, ma abbandonò la fede religiosa durante la giovinezza.

Dopo aver frequentato il liceo a Alençon, si iscrisse all'École Normale Supérieure a Parigi, dove si distinse per il suo talento e la sua intelligenza. Dopo la laurea, iniziò a insegnare in vari licei in Francia, tra cui Pontivy, Lorient e Rouen. Nel 1909, fu nominato professore di filosofia al prestigioso Lycée Henri-IV di Parigi, dove influenzò profondamente molti dei suoi studenti, tra cui futuri intellettuali come Raymond Aron e Simone Weil.

Ad un certo punto della sua vita, decise di adottare il soprannome di Alain, scelto come il più banale che fosse riuscito a trovare. Qualcuno ha ipotizzato che potesse essere stato preso dal nome del poeta normanno del XV secolo Alain Chartier, ma non esistono prove certe a riguardo, anzi sembra quasi una giustificazione trovata a priori.

A partire dal 1903, Alain iniziò a pubblicare una serie di cronache settimanali che divennero note come Propos. Queste brevi riflessioni trattavano una vasta gamma di argomenti, tra cui politica, economia, religione ed estetica. Nel corso della sua vita, scrisse circa 3000 di queste cronache, che furono successivamente raccolte in vari volumi.

Alain era un pensatore impegnato e un attivo sostenitore del pacifismo. Con l'avvicinarsi della Prima Guerra Mondiale, nonostante le sue convinzioni pacifiste, si arruolò nell'esercito francese come brigadiere dell'artiglieria. Fu ferito nel 1916 durante la battaglia di Verdun e successivamente demobilitato nel 1917. Le esperienze traumatiche vissute durante la guerra influenzarono profondamente il suo pensiero e la sua scrittura.

Dopo la guerra, Alain continuò a scrivere opere significative come Mars ou la guerre jugée ("Marte o la guerra giudicata", 1921), un pamphlet in cui analizzava le atrocità della guerra. Si impegnò anche politicamente con il movimento radicale per promuovere una repubblica liberale controllata dal popolo. Nel 1934, co-fondò il "Comitato di Vigilanza degli Intellettuali Antifascisti" (CVIA) per combattere contro l'ascesa dei regimi fascisti in Europa.

La sua carriera di scrittore continuò fino alla fine degli anni '30, affrontando temi legati al pacifismo e alla libertà di pensiero. Tra le sue opere più importanti ci sono Le citoyen contre les pouvoirs ("Il cittadino contro i poveri", 1925) e Histoire de mes pensées ("Storia dei miei pensieri", 1936).

Negli anni '30, Alain soffrì di gravi problemi di salute che lo costrinsero a una vita più ritirata. Morì il 2 giugno 1951 a Le Vésinet, nei pressi di Parigi. La sua eredità intellettuale è significativa; è considerato uno dei grandi pensatori francesi del XX secolo. Nel 1956, il liceo di Alençon fu intitolato a lui in onore del suo contributo all'educazione e alla filosofia.


Frasi di Émile-Auguste Chartier

Abbiamo un totale di 7 frasi.
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.

Pensare è dire no.


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