Biografia di Michail Bulgakov

Michail Bulgakov
Nazione: Russia    
Michail Afanas'evič Bulgàkov nacque a Kiev (attualmente in Ucraina ma all'epoca in Russia) il 15 maggio 1891 e morì a Mosca il 10 marzo 1940. Fu scrittore e drammaturgo.

Ebbe un'educazione strettamente religiosa, ma nel 1910 arrivò a dichiararsi agnostico. Nel 1916 si laureò in medicina e fu inviato a Nikol'skoe, come dirigente medico dell'unico ospedale del circondario, dove dovette effettuare cinquanta visite al giorno oltre agli interventi chirurgici. Nel 1918 tornò a Kiev, dove in breve tempo potè vivere in prima persona, in quanto pubblico ufficiale, ben 10 sovvertimenti politici. L'anno succesivo divenne medico militare e iniziò anche a fare il giornalista. Il definitivo abbandono del campo medico avvenne nel 1920, anche se da tempo meditava di lasciare la professione.

Trasferitosi a Mosca iniziò una collaborazione importante con la rivista berlinese Nakanune. In quel periodo scrisse La guardia bianca che venne prima rifiutato e poi pubblicato a puntate tra il 1924 e il 1925. Purtroppo in quegli anni iniziarono anche i problemi con la censura e nel 1926 la sua casa venne perquisita e i suoi appunti sequestrati. I continui interventi della censura di stato lo fecero sprofondare in una sorta di depressione, oltre a causargli una miseria economica, tanto che nel 1930 chiese di espatriare. Stalin in persona gli telefonò dicendogli che il permesso era accordato ma chiedendogli di rimanere in patria per assumere un incarico al Teatro dell'Arte di Mosca. All'atto pratico, non gli fu mai permesso di lasciare l'URSS. Nel 1934 riprese la stesura del cosiddetto "rimanzo sul diavolo", del quale aveva precedentemente bruciato il manoscritto.

Negli ultimi 10 anni della sua vita scrisse commedie, critiche letterarie e altre cose, ma nessuna delle sue opere uscì mai dal proverbiale cassetto. Morì nel 1940 per la stessa malattia che aveva ucciso suo padre, la nefrosclerosi.
Fino al 1961 nessuna sua opera fu mai pubblicata ma poi, improvvisamente, scoppiò in patria una sorta di febbre per le sue opera, durata poco più di un quinquennio. Fortunatamente, tra il '66 e il '67 venne pubblicato almeno il romanzo che lo rese famoso, Il maestro e Margherita. In seguito, di nuovo l'oblio fino agli anni '80.

Oltre a questo romanzo, vogliamo anche ricordare Cuore di cane, una storia in stile Frankestein, in cui i testicoli e la ghiandola pituitaria di un uomo vengono trapiantati su un cane, che comincia ad assumere caratteristiche sempre più umane, e Uova fatali, simile allo stile dei film catastrofici giapponesi, in cui un misterioso raggio rosso che accelera la crescita degli esseri viventi, viene sperimentato su delle uova di gallina. Per un errore, tali uova vengono però scambiate con quelle di struzzo, serpente e coccodrillo, che generano di conseguenza mostri spaventosi che devastano i quartieri di Mosca. Da alcune delle sue opere sono anche stati tratti dei film, tra i quali una versione de Il maestro e Margherita girato e montato ma mai uscito per questioni amministrative.


Frasi di Michail Bulgakov

Abbiamo un totale di 6 frasi.
Le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.

La lingua può nascondere la verità, ma gli occhi mai.


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