Frasi di Jorge Luis Borges



1/32

I sogni costituiscono il più antico e certo non il meno complesso genere letterario.

2/32

Che altri si vantino delle pagine che hanno scritto;
io sono orgoglioso di quelle che ho letto.

3/32

Non c'è piacere più complesso del pensiero.

4/32

Ma anche il giocatore è prigioniero
di un'altra scacchiera
di nere notti e di bianche giornate.

5/32

Ogni persona che passa nella nostra vita è unica.
Sempre lascia un po' di sé e si porta via un po' di noi.

6/32

Se potessimo capire un solo fiore
sapremmo chi siamo
e cos'è il mondo.

7/32

E impari che l'amore non è appoggiarsi a qualcuno. E la compagnia non è sicurezza.

8/32

La terra è un paradiso. L'inferno è non accorgersene.

9/32

Noi siamo la nostra memoria,
noi siamo questo museo chimerico di forme incostanti,
questo mucchio di specchi rotti.

10/32

Dormire è distrarsi dal mondo.

11/32

C'è tanta solitudine in quell'oro.
La luna delle notti non è la luna che vide il primo Adamo.
I lunghi secoli della veglia umana l'hanno colmata di antico pianto.
Guardala. È il tuo specchio.

12/32

Da quando ti allontanasti
quanti luoghi sono diventati vani
e senza senso.

13/32

Io non parlo di vendette né di perdoni; la dimenticanza è l'unica vendetta e l'unico perdono.

14/32

Gli specchi e la copula sono abominevoli, perché moltiplicano e propagano il numero degli uomini.

15/32

L'amicizia fra un uomo e una donna è sempre un poco erotica, anche se inconsciamente.

16/32

Siamo il nostro ricordo, siamo museo immaginario di mutevoli forme, mucchio di specchi rotti.

17/32

Ogni poesia è misteriosa; nessuno sa interamente ciò che gli è stato concesso di scrivere.

18/32

Un grande scrittore crea i propri precursori. Li crea e li giustifica. Che sarebbe di Marlowe senza Shakespeare?

19/32

Ogni scrittore crea i propri precursori. La sua opera modifica la nostra concezione del passato, come modificherà l'avvenire.

20/32

È più facile morire per una religione che viverla assolutamente.

21/32

Essere poveri implica un più immediato possesso della realtà, uno scontrarsi con il primo gusto aspro delle cose: modo di conoscere che sembra mancare ai ricchi, come se ogni cosa giungesse loro filtrata.

22/32

In un romanzo un solo personaggio male inventato può contaminare di irrealtà quelli che lo accompagnano.

23/32

Forse la storia universale è la storia di alcune metafore.

24/32

Parlano di umanità.
La mia umanità sta nel sentire che siam voci
di una comune indigenza.

25/32

La vita è piena di pudori come un delitto.

26/32

È arrischiato pensare che una coordinazione di parole, le filosofie, possa somigliare all'universo. È arrischiato anche pensare che qualcuna fra quelle coordinazioni illustri somigli, sia pure in misura infinitesimale, un po' più delle altre.

27/32

Non v'è esercizio intellettuale che non sia finalmente inutile. Una dottrina filosofica è dapprincipio una descrizione verosimile dell'universo; passano gli anni, e si riduce a un capitolo, o magari un paragrafo o un nome, nella storia della filosofia.

28/32

I tratti essenziali di ogni gioco: la simmetria, le leggi arbitrarie, il tedio.

29/32

La gloria è una forma d'incomprensione; forse la peggiore.

30/32

Essere immortale è cosa da poco, tutte le creature lo sono, giacché ignorano la morte.

31/32

C'è un concetto che corrompe e altera tutti gli altri. Non parlo del Male, il cui limitato impero è l'etica; parlo dell'infinito.

32/32

Il vero intellettuale rifugge dai dibattiti contemporanei: la realtà è sempre anacronistica




Biografia di Jorge Luis Borges