Biografia di Henri Bergson
Nazione: Francia
Henri-Louis Bergson nacque a Parigi il 18 ottobre 1859 e morì sempre a Parigi il 4 gennaio 1941. Fu un filosofo.
Nacque in una famiglia di origini ebraiche. Suo padre, un musicista polacco, e sua madre, di origine inglese, influenzarono la sua formazione culturale e linguistica. Bergson studiò al Lycée Condorcet e successivamente all'École Normale Supérieure, dove si distinse per le sue capacità accademiche, laureandosi in filosofia nel 1881.
Dopo la laurea, Bergson intraprese una carriera di insegnamento che lo portò a lavorare in vari licei, tra cui il Lycée Henri IV. Nel 1900, fu nominato professore al Collège de France, dove tenne conferenze che attirarono un vasto pubblico grazie alla loro eloquenza e al contenuto innovativo. Bergson rimase in questa posizione fino al 1921, quando si ritirò per motivi di salute. Durante la sua carriera accademica, divenne membro dell'Académie Française nel 1914 e presidente della Commissione per la Cooperazione Intellettuale della Società delle Nazioni dopo la Prima Guerra Mondiale.
La filosofia di Bergson si distingue per l'enfasi sull'intuizione e l'esperienza immediata rispetto al razionalismo astratto e alla scienza. Tra le sue opere più importanti ci sono Time and free will (1889), che esplora la relazione tra tempo e libertà; Matter and memory (1896), un'analisi della connessione tra mente e corpo, e Creative evolution (1907), in cui sviluppa una teoria dell'evoluzione che integra aspetti spirituali e creativi. Nel 1927, ricevette il Premio Nobel per la Letteratura "in riconoscimento delle sue idee ricche e vitalizzanti e della brillante abilità con cui sono state presentate". Bergson ebbe contatti con diverse personalità influenti del suo tempo. La sua opera attirò l'attenzione di scrittori come Marcel Proust, che era parente della moglie di Bergson, Louise Neuberger. Inoltre, le sue idee influenzarono figure come il filosofo Jacques Maritain e il sociologo Georges Sorel. Le sue conferenze attiravano un pubblico variegato, contribuendo a consolidare la sua fama internazionale.
Negli anni '30, Bergson espresse pubblicamente le sue opinioni contro l'antisemitismo del regime di Vichy. Nonostante fosse nato in una famiglia ebrea, nel corso della vita si avvicinò al cattolicesimo, pur mantenendo una forte solidarietà con i suoi correligionari durante le persecuzioni naziste.
Morto all'età di 81 anni, Bergson è ricordato come uno dei filosofi più influenti del XX secolo. La sua opera ha avuto un impatto duraturo sulla filosofia contemporanea, in particolare nel campo della filosofia della mente e dell'estetica.
Nacque in una famiglia di origini ebraiche. Suo padre, un musicista polacco, e sua madre, di origine inglese, influenzarono la sua formazione culturale e linguistica. Bergson studiò al Lycée Condorcet e successivamente all'École Normale Supérieure, dove si distinse per le sue capacità accademiche, laureandosi in filosofia nel 1881.
Dopo la laurea, Bergson intraprese una carriera di insegnamento che lo portò a lavorare in vari licei, tra cui il Lycée Henri IV. Nel 1900, fu nominato professore al Collège de France, dove tenne conferenze che attirarono un vasto pubblico grazie alla loro eloquenza e al contenuto innovativo. Bergson rimase in questa posizione fino al 1921, quando si ritirò per motivi di salute. Durante la sua carriera accademica, divenne membro dell'Académie Française nel 1914 e presidente della Commissione per la Cooperazione Intellettuale della Società delle Nazioni dopo la Prima Guerra Mondiale.
La filosofia di Bergson si distingue per l'enfasi sull'intuizione e l'esperienza immediata rispetto al razionalismo astratto e alla scienza. Tra le sue opere più importanti ci sono Time and free will (1889), che esplora la relazione tra tempo e libertà; Matter and memory (1896), un'analisi della connessione tra mente e corpo, e Creative evolution (1907), in cui sviluppa una teoria dell'evoluzione che integra aspetti spirituali e creativi. Nel 1927, ricevette il Premio Nobel per la Letteratura "in riconoscimento delle sue idee ricche e vitalizzanti e della brillante abilità con cui sono state presentate". Bergson ebbe contatti con diverse personalità influenti del suo tempo. La sua opera attirò l'attenzione di scrittori come Marcel Proust, che era parente della moglie di Bergson, Louise Neuberger. Inoltre, le sue idee influenzarono figure come il filosofo Jacques Maritain e il sociologo Georges Sorel. Le sue conferenze attiravano un pubblico variegato, contribuendo a consolidare la sua fama internazionale.
Negli anni '30, Bergson espresse pubblicamente le sue opinioni contro l'antisemitismo del regime di Vichy. Nonostante fosse nato in una famiglia ebrea, nel corso della vita si avvicinò al cattolicesimo, pur mantenendo una forte solidarietà con i suoi correligionari durante le persecuzioni naziste.
Morto all'età di 81 anni, Bergson è ricordato come uno dei filosofi più influenti del XX secolo. La sua opera ha avuto un impatto duraturo sulla filosofia contemporanea, in particolare nel campo della filosofia della mente e dell'estetica.
Frasi di Henri Bergson
Abbiamo un totale di 5 frasi.
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
Leggi le frasi di Henri Bergson
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
Niente è meno del momento presente, se con questo termine intendete il limite indivisibile che separa il passato dall'avvenire.
Leggi le frasi di Henri Bergson