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Non so quando, ma so che in tanti siamo venuti in questo secolo per sviluppare arti e scienze, porre i semi della nuova cultura che fiorirà, inattesa, improvvisa, proprio quando il potere si illuderà di avere vinto.
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Non è la materia che genera il pensiero, è il pensiero che genera la materia.
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I saggi vivono per i pazzi, e i pazzi per i saggi. Se tutti fossero signori, non ci sarebbero signori: così, se tutti saggi, non ci sarebbero saggi, e se tutti pazzi non ci sarebbero pazzi. Il mondo sta bene come sta.
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L'universo è uno, infinito, immobile... Non è in grado di comprensione alcuna, è senza fine e limiti, si estende all'infinito, e di conseguenza è immobile.
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Il tempo tutto toglie e tutto dà; ogni cosa si muta, nulla s'annichila.
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Chi accresce il sapere aumenta il dolore.
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" È dunque l'universo uno, infinito, immobile; una è la possibilità assoluta, uno l'atto, una la forma o anima, una la materia o corpo, una la cosa, uno lo ente, uno il massimo et ottimo; il quale non deve poter essere compreso; e perciò infinibile e interminabile, e per tanto infinito e interminato e per conseguenza immobile; questo non si muove localmente, perché non ha cosa fuor di sé ove si trasporte, atteso che sia il tutto; non si genera perché non è altro essere che lui possa derivare o aspettare, atteso che abbia tutto l'essere; non si corrompe perché non è altra cosa in cui si cange, atteso che lui sia ogni cosa; non può sminuire o crescere, atteso che è infinito, a cui non si può aggiungere, così è da cui non si può sottrarre, per ciò che lo infinito non ha parti proporzionabili "
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Quei che manco intendono, credono di sapere di più, e quei che sono del tutto pazzi, pensano di sapere tutto.
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Sofia. Ogni delettazione non veggiamo consistere in altro, che in certo transito, camino e moto. In nullo esser presente si trova piacere, se il passato non n'è venuto in fastidio. La fatica non piace, se non in principio, dopo il riposo; e se non in principio, dopo la fatica, il riposo non è delettazione.
Saulino. Se così è, non è delettazione senza mistura di tristezza.
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La poesia non nasce da le regole, se non per leggerissimo accidente; ma le regole derivano da le poesie: e però tanti son geni e specie de vere regole, quanti son geni e specie de veri poeti.
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Filosofi, poeti e pedanti la più gran nemica che abbino è la ricchezza e beni: de' quali mentre col lor cervello fanno notomia, per tema di non essere da costoro sbranate, squartate e dissipate, le fuggono come centomila diavoli e vanno a ritrovar quelli che le mantengono sane ed in conserva.
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I savii vivono per i pazzi, ed i pazzi per i savii. Si tutti fossero signori, non sarebbono signori: così, se tutti saggi, non sarebbono saggi, e se tutti pazzi, non sarebbono pazzi. Il mondo sta bene come sta.
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Chi aumenta sapienza, aumenta dolore.