1/9
Fare oggi un romanzo tradizionale ha lo stesso senso che conquistare oggi l'Eritrea o fondare oggi la Fiat.
2/9
All'inferno ci va chi ci crede.
3/9
Niente di peggio che lavorare a orario fisso: si produce scrittura burocratica.
4/9
Da noi, un musulmano ammazzato può ancora fare notizia o scandalo, mentre parecchi cristiani bianchi ammazzati ogni giorno da bianchi cristiani per spacciare la droga fanno per lo più statistica.
5/9
In Italia c'è un momento stregato in cui si passa dalla categoria di 'brillante promessa' a quella di 'solito stronzo'. Soltanto a pochi fortunati l'età concede poi di accedere alla dignità di venerato maestro.
6/9
Scrivere oggi un romanzo tradizionale pare anacronistico e temerario come uscire in carrozza e cilindro, generoso e sfortunato come l'ultima carica del Savoia Cavalleria contro i carri armati russi.
7/9
Il sonno della ragione produce ministri.
8/9
Gli intellettuali non sanno se sia più di sinistra mangiare macrobiotico o nutrirsi di confezioni in cellophane prodotte da lavoratori alimentari in lotta.
9/9
Si può caricaturare un ministro in forma di nano o di gobbo, se è vecchio e se si è sicuri che non ha mai reagito male. Ma chi direbbe, cortesemente, nano o gobbo a chicchessia come una volta al varietà? Chi oserebbe definire non solo drogato un drogato, ma facchino un facchino in una notizia di cronaca?