Frasi di Pierre Véron

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Oblio: una spugna che non si trova mai quando se ne ha bisogno.

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La guarigione è una cosa di cui i medici non hanno nessuna colpa.

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Camaleonte. Un animale che fa politica senza saperlo.

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Abuso d'autorità. Tutti gli atti compiuti da un governo di cui non si fa parte.

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Età. L'unico segreto che le donne sanno mantenere.

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Bruttezza. Infermità che fa la disperazione di una donna e la gioia di tutte le altre.

7/54

La salute è una pianta rara di cui i medici non sono ancora arrivati a distruggere la specie.

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Battesimo. Arruolamento involontario.

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Esculapio: Dio della medicina. Plutone lo fece fulminare da Giove, perché aveva reso la vita a un morto. I discepoli d'Esculapio hanno dato la morte a tanti viventi che Plutone avrebbe dovuto prevedere tale copiosa compensazione e dichiararsene soddisfatto in anticipo.

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Adulterio. Trinità che raramente riesce a essere un mistero.

11/54

Medico: cacciatore per il quale la caccia è aperta tutto l'anno.

12/54

L'anniversario è l'eco del tempo che passa: inesorabilmente.

13/54

Lingua. L'arma a più lunga gittata che si conosca.

14/54

Matrimonio. Duello a colpi di corna.

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Parenti. Nemici donati dalla natura.

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Rughe. Solchi nei quali, per la maggior parte del tempo, non è spuntato niente.

17/54

Defunto. Una qualità che fa acquisire immediatamente tutte le altre.

18/54

Comprare. Verbo troppo usato in periodo di elezioni.

19/54

Avvocato. Pianista della parola.

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Accento. L'aroma della pronuncia.

21/54

Antropofagia. Il vero modo di essere amati per quel che si è.

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Altalena. Mal di mare artificiale.

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Coraggio. L'arte d'aver paura senza farlo vedere.

24/54

Azione. Fraterno nemico della parola...

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Conservatore. Un individuo che, piuttosto che riparare la sua casa, la lascia crollare.

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Rimorso. Indigestione dell'anima.

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Affari. Tiro al piccione.

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Agenda. Memoria tascabile.

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Altezza. Titolo che non prova che i principi sono alti, ma che gli uomini sono bassi.

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Ammirazione. Sentimento che si prova quasi solamente quando ci si mette davanti a uno specchio.

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Bonarietà. Il cuore in veste da camera.

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Calembour. I doppi fondi del linguaggio.

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Arsenico. Divorzio in polvere.

34/54

Amore. Un duetto in cui le due voci non cantano mai allo stesso tono.

35/54

Assolutismo. Procedura per essere padrone di tutti... tranne che di sé stessi.

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Cortesia. Arcaismo.

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Ipocrisia. Parodia della virtù.

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Anniversario. L'eco del tempo.

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Assurdo. Tutto ciò che non pensiamo.

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Autunno. Il poscritto del sole.

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Cattolicesimo. Parodia del cristianesimo.

42/54

Civetteria. Lussuria platonica.

43/54

Follia. Diserzione interiore.

44/54

Logica. Uno strumento utile che ci viene venduto quasi sempre senza il modo di servirsene.

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Minoranza. La ragione dei più deboli.

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Fraternità. Quattro sillabe, niente di più.

47/54

Prigione. Casa di cura delle coscienze.

48/54

Scetticismo. Diritto di legittima difesa della ragione.

49/54

Primavera. La mattina dell'anno.

50/54

Spina. La guardia del corpo della rosa.


Biografia di Pierre Véron