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Il più sublime lavoro della poesia è alle cose insensate dare senso e passione.
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Gli uomini del mondo fanciullo, per natura, furono sublimi poeti.
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L'ordine delle idee dee procedere secondo l'ordine delle cose.
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La maraviglia è figliuola dell'ignoranza e quanto l'effetto ammirato è più grande, tanto più a proporzione cresce la maraviglia.
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La filosofia considera l'uomo quale dev'essere e sì non può fruttare ch'a pochissimi, che vogliono vivere nella repubblica di Platone, non rovesciarsi nella feccia di Romolo.
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La filosofia contempla la ragione, onde viene la scienza del vero; la filologia osserva l'autorità dell'umano arbitrio, onde viene la coscienza del certo.
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La mente umana è naturalmente portata a dilettarsi dell'uniforme.
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L'uomo, per l'indiffinita natura della mente umana, ove questa si rovesci nell'ignoranza, egli fa sé regola dell'universo.
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La mente del popolo è generalmente saggia.
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La mente umana è inchinata naturalmente co' sensi a vedersi fuori nel corpo e con molta difficultà per mezzo della riflessione ad intendere se medesima.
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I governi devono essere conformi alla natura degli uomini governati; anzi, essi sono il risultato di quella natura.
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La gandezza naturalmente disprezza tutte le cose picciole.
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Perché gl'ingegni umani sono a guisa de' terreni, i quali, per lunghi secoli incolti, se finalmente una volta riduconsi alla coltura, dànno sul bel principio frutti e nella perfezione e nella grandezza e nella copia maravigliosi; ma, stanchi di essere tuttavia più e più coltivati, gli dànno pochi, sciapiti e piccioli.
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La natura de' popoli prima è cruda; dipoi severa, quindi benigna, appresso dilicata, finalmente dissoluta.