Biografia di Miguel de Unamuno

Miguel de Unamuno y Jugo macque a Bilbao, Spagna il 29 settembre 1864 e morì a Salamanca, Spagna il 31 dicembre 1936. Fu poeta, filosofo, drammaturgo, politico e scrittore.

Studiò filosofia e letteratura all'Università di Madrid, dove si laureò nel 1884. Iniziò la sua carriera accademica come professore di greco all'Università di Salamanca nel 1891 e divenne rettore della stessa università per la prima volta nel 1900.

Unamuno fu una figura intellettuale poliedrica: la sua opera letteraria include romanzi come Nebbia (1914), Pace nella guerra (1897) e San Manuel Bueno martire (1930), nonché saggi filosofici come Del sentimento tragico della vita negli uomini e nei popoli (1912) e L'agonia del Cristianesimo (1925). Queste opere esplorano temi esistenziali profondi come la morte, l'amore e la fede.

Durante gli anni Venti del Novecento fu un critico acceso della dittatura di Primo de Rivera; le sue posizioni lo portarono all'esilio nell'isola di Fuerteventura nel febbraio del 1924. Rifiutata l'amnistia offerta poco dopo, si autoesiliò in Francia fino al crollo del regime dittatoriale nel 1930.

Al ritorno in Spagna partecipò attivamente alla vita politica durante la Seconda Repubblica spagnola; proclamò ufficialmente l'avvio della Repubblica da Salamanca il 14 aprile del 1931. Tuttavia, presto manifestò disillusione nei confronti delle politiche repubblicane.

All'inizio della Guerra Civile spagnola appoggiò i nazionalisti franchisti vedendo in loro una forza rigeneratrice per il paese ma presto cambiò idea a causa delle atrocità commesse dal regime franchista. Criticando apertamente Franco ed i suoi metodi autoritari, subì arresti domiciliari ed isolamento sociale fino alla sua morte avvenuta nel dicembre del 1936 a Salamanca.