Biografia di Tiziano Terzani
Nazione: Italia
Tiziano Terzani, nacque a Firenze il 14 settembre 1938 e morì a Pistoia il 28 luglio 2004, è stato un giornalista e scrittore.
Dopo la laurea in giurisprudenza e un breve tentativo di proseguire gli studi all'estero, rientrò in Italia dove divenne manager all'Olivetti, che gli consentì di viaggiare in tutto il mondo. Nel gennaio 1965 arrivò per la prima volta in Asia, in Giappone; poi visitò anche Hong Kong e iniziò a pensare di andare in Cina. Nel 1967 venne mandato in Sud Africa, dove raccolse materiali sull'apartheid che pubblicò come il primo di una serie di reportage su una testata indipendente di sinistra, l'Astrolabio.
Stanco del lavoro all'Olivetti, prese un'aspettativa riuscì a farsi assegnare una borsa di studio della Columbia University di New York dove scelse il corso di laurea in Affari internazionali. Nel frattempo pubblicò altri reportage sulla testata italiana raccontando scorci della politica e dei grandi avvenimenti americani del periodo. Fece uno stage al New York Times.
Trasferitosi in California nel 1968, iniziò a studiare il Cinese e rimase affascinato dalla Rivoluzione culturale maoista. Der Spiegel nel 1972 gli permise di diventare corrispondente freelance da Singapore; in seguito collaborò con diversi giornali, tra cui Il Giorno, L'Espresso, la Repubblica, Il Messaggero e il Corriere della Sera, testimoniando le fasi principali della guerra in Vietnam (scrisse Pelle di leopardo nel 1973); raccontò anche la presa del potere da parte dei comunisti (Giai Phong! La liberazione di Saigon nel 1976). Visse a Pechino dal 1980 al 1984 fino al momento dell'espulsione per attività reazionarie, esperienza che ispirò La porta proibita del 1984. Dal 1985 al 1990 visse a Tokyo, poi a Bangkok e nel 1994 si trasferì a Delhi; nel 1996 si ritirò dalla professione: colpito da un tumore intestinale, decise di viaggiare finché gli fosse possibile alla ricerca di una cura che potesse aiutarlo indagando tra medicina tradizionale occidentale e quelle alternative. Visse in Asia per diversi anni, poi decise di tornare in Italia a Orsigna, vicino a Pistoia, dove morì.
Ricordiamo la pubblicazione di tutte le sue opere nel 2011 (Tutte le opere 1966-1992 e 1993-2004) e libro postumo La fine è il mio inizio del 2006, in cui lo scrittore stende le proprie riflessioni di tutta una vita e da cui è stato tratto l'omonimo film.
Dopo la laurea in giurisprudenza e un breve tentativo di proseguire gli studi all'estero, rientrò in Italia dove divenne manager all'Olivetti, che gli consentì di viaggiare in tutto il mondo. Nel gennaio 1965 arrivò per la prima volta in Asia, in Giappone; poi visitò anche Hong Kong e iniziò a pensare di andare in Cina. Nel 1967 venne mandato in Sud Africa, dove raccolse materiali sull'apartheid che pubblicò come il primo di una serie di reportage su una testata indipendente di sinistra, l'Astrolabio.
Stanco del lavoro all'Olivetti, prese un'aspettativa riuscì a farsi assegnare una borsa di studio della Columbia University di New York dove scelse il corso di laurea in Affari internazionali. Nel frattempo pubblicò altri reportage sulla testata italiana raccontando scorci della politica e dei grandi avvenimenti americani del periodo. Fece uno stage al New York Times.
Trasferitosi in California nel 1968, iniziò a studiare il Cinese e rimase affascinato dalla Rivoluzione culturale maoista. Der Spiegel nel 1972 gli permise di diventare corrispondente freelance da Singapore; in seguito collaborò con diversi giornali, tra cui Il Giorno, L'Espresso, la Repubblica, Il Messaggero e il Corriere della Sera, testimoniando le fasi principali della guerra in Vietnam (scrisse Pelle di leopardo nel 1973); raccontò anche la presa del potere da parte dei comunisti (Giai Phong! La liberazione di Saigon nel 1976). Visse a Pechino dal 1980 al 1984 fino al momento dell'espulsione per attività reazionarie, esperienza che ispirò La porta proibita del 1984. Dal 1985 al 1990 visse a Tokyo, poi a Bangkok e nel 1994 si trasferì a Delhi; nel 1996 si ritirò dalla professione: colpito da un tumore intestinale, decise di viaggiare finché gli fosse possibile alla ricerca di una cura che potesse aiutarlo indagando tra medicina tradizionale occidentale e quelle alternative. Visse in Asia per diversi anni, poi decise di tornare in Italia a Orsigna, vicino a Pistoia, dove morì.
Ricordiamo la pubblicazione di tutte le sue opere nel 2011 (Tutte le opere 1966-1992 e 1993-2004) e libro postumo La fine è il mio inizio del 2006, in cui lo scrittore stende le proprie riflessioni di tutta una vita e da cui è stato tratto l'omonimo film.
Frasi di Tiziano Terzani
Abbiamo un totale di 19 frasi.
Le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
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Un uomo che si accontenta è un uomo felice.
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