Biografia di Tertulliano

Quinto Settimio Fiorente Tertulliano nacque a Cartagine, nell'attuale Tunisia nel 155 circa e morì sempre a Cartagine nel 230 circa. Fu scrittore e filosofo.

Mentre data e luogo di morte non sono certi, si sa invece che nacque in una famiglia pagana agiata, da padre centurione romano e madre probabilmente di origine berbera. Ricevette un'educazione classica approfondita in retorica, diritto e filosofia stoica, esercitando la professione di avvocato sia in Africa che a Roma, dove affinò uno stile polemico e vigoroso.

Si convertì al cristianesimo tra il 190 e il 195 d.C., probabilmente influenzato da martiri e persecuzioni, dedicando da allora le sue doti intellettuali alla difesa della fede contro pagani ed eretici.

Autore prolifico, scrisse intorno a 31 opere sopravvissute, tra cui le prime apologetiche come Ad nationes e Apologeticum (197 d.C.), impetuose difese del cristianesimo che denunciavano le accuse di ateismo, incesto e cannibalismo mosse dai pagani, invocando libertà di coscienza.

Tra le opere etico-disciplinari spiccano De spectaculis, contro i giochi gladiatori, e De cultu feminarum, sulla modestia femminile; quelle anticlericali, come De pudicitia, criticano il perdono ecclesiale per certi peccati. Influenzato dalla filosofia stoica ma ostile ai filosofi pagani, coniò espressioni teologiche come "tre persone, una sostanza" per la Trinità.

Il suo rigorismo morale lo portò intorno al 202-203 d.C. ad aderire al montanismo, setta profetica frigia predicante l'imminenza della fine del mondo, astinenza e digiuni severi, entrando in polemica con il clero di Cartagine e Roma. Non soddisfatto, fondò i "tertullianisti", comunità più rigida, guidandola fino alla morte. Tertulliano resta il primo grande scrittore cristiano in latino, innovatore linguistico con termini come "trinitas", influente sulla teologia occidentale nonostante l'eresia.