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Che avviso non saria d'un saggio e scaltro
perdere un ben per
acquistane un altro.
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Ch'i' cadrò morto a terra, ben m'accorgo:
ma qual vita pareggia al morir mio?
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Oh fortuna volubile e leggiera!
Appena vidi il Sol, che ne fui privo.
E al cominciar del dì giunse la sera.
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Gonvien che sia del ceppo chi è del ramo.
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Quante ceneri e polvi giaccion, forse,
per queste glebe seminate e sparse,
ch'eran donne leggiadre; ed, al fin corse,
fûr da la terra sfatte e dal foco arse...
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Ogni uom tre luoghi di fuggir si studi,
che son dannosi e disagiati et egri:
l'Acerra e Fuoragrotta e le Paludi.