Biografia di Paolo Sarpi

Paolo Sarpi
Nazione: Italia    
Pietro Sarpi nacque a Venezia il 14 agosto 1552 e morì sempre a Venezia il 15 gennaio 1623. Fu storico, teologo e scienziato.

Entrò nell'ordine dei Servi di Maria nel 1565, assumendo il nome di Paolo. Studiò teologia all'Università di Padova dove si laureò nel 1579 e divenne un esperto in diritto canonico.

Sarpi iniziò la sua carriera come teologo del duca Guglielmo Gonzaga a Mantova e successivamente collaborò con l'arcivescovo Carlo Borromeo a Milano per l'applicazione delle norme del Concilio di Trento. Nel 1585 divenne procuratore generale dell'Ordine servita, ruolo che lo portò spesso a Roma dove strinse amicizia con importanti figure ecclesiastiche come Roberto Bellarmino.

Nel 1589 tornò a Venezia dove divenne consigliere teologo della Repubblica veneziana. Fu qui che svolse un ruolo cruciale nella controversia tra la Serenissima e papa Paolo V riguardante l'interdetto lanciato contro Venezia nel 1606. In questa occasione difese strenuamente le prerogative della Repubblica contro le pretese papali. La sua opposizione al centralismo ecclesiastico gli valse una scomunica da parte della Curia romana.

Tra le sue opere più famose vi è Istoria del Concilio tridentino, pubblicata anonimamente a Londra nel 1619 ma subito messa all'Indice dei libri proibiti dalla Chiesa cattolica per la sua critica radicale alla gestione del concilio da parte della Chiesa romana. Altre opere significative includono Trattato dell'Interdetto (1606) e Storia delle cose passate tra il sommo pontefice Paolo V e la repubblica di Venezia (1624), pubblicata solo postuma.

Sarpi fu anche uno scienziato versatile: apprezzava il sistema copernicano ed era amico e sostenitore di Galileo Galilei. Partecipava attivamente alle discussioni scientifiche presso l'università padovana ed ebbe contatti epistolari con intellettuali europei come Francis Bacon.

Morì a Venezia dopo aver subito diversi attentati attribuiti alla Curia romana ma protetto dal Senato veneziano durante tutta la sua vita adulta. Le sue ultime parole furono "Esto perpetua", espressione che augurava eterna durata alla Repubblica veneziana, simbolo della sua dedizione allo stato repubblicano indipendente dalla Chiesa cattolica romana.


Frasi di Paolo Sarpi

Abbiamo un totale di 1 frasi.
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.

Ogni uomo serve, e niun animale serve più dell'uomo, il quale a tutti si crede comandare.


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