Frasi di Charles de Saint-Évremond



1/13

A mano a mano che ho meno tempo di praticare le cose, ho meno curiosità di impararle.

2/13

Ci sono assai meno ingrati di quanto si creda, perché ci sono assai meno generosi di quanto si pensi.

3/13

L'amico il più debole e il più forte, l'ingrato e il riconoscente, tutti parlano l'istesso linguaggio e pure son così pochi quei che la mettano in pratica.

4/13

La poesia richiede un genio particolare, che non va troppo d'accordo col buon senso. Ora è il linguaggio degli dei, ora quello dei pazzi, raramente quello di un onest'uomo.

5/13

La salute, come la fortuna, ritira i propri favori a coloro che ne abusano.

6/13

Le brevi assenze animano le passioni, mentre quelle lunghe le fanno morire.

7/13

Bisogna essere stupidi, dicono gli spagnoli, per non fare due versi; bisogna essere pazzi per farne quattro.

8/13

È della vita come degli altri nostri beni: dissipiamo tutto quanto pensiamo di averne una gran riserva; diventiamo parsimoniosi solo quando si tratta di economizzare il poco che ci resta.

9/13

Non c'è sempre bisogno di godere piaceri: sapendo fare buon uso della mancanza di dolori, si può essere anche così abbastanza felici.

10/13

La felicità è un'idea nuova in Europa.

11/13

Il rimedio salutare è raramente di buon sapore; il dottore più dolce non è il migliore.

12/13

L'amore della libertà ha i suoi ingrati, come l'amor proprio ha i suoi.

13/13

Gli uomini saranno sempre più insensati che cattivi.




Biografia di Charles de Saint-Évremond