Biografia di André Suarès
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Nazione: Francia
Isaac Félix Suarès nacque a Marsiglia il 12 giugno 1868 e morì a Saint-Maur-des-Fossés, Francia il 7 settembre 1948. Fu poeta, scrittore e critico letterario.
Proveniente da una famiglia di origini ebraiche, trascorse la sua giovinezza in un ambiente culturale stimolante che influenzò profondamente la sua formazione intellettuale. Dopo aver studiato presso il liceo di Aix-en-Provence, si trasferì a Parigi, dove entrò in contatto con i movimenti letterari dell'epoca, tra cui il simbolismo e l'estetismo decadente.
Suarès divenne un importante critico letterario e poeta, collaborando con la rivista Nouvelle Revue Française, dove si affermò come uno dei quattro "pilastri" accanto ad autori illustri come André Gide, Paul Claudel e Paul Valéry. La sua scrittura si caratterizzò per l'analisi profonda delle emozioni umane e per una prosa raffinata e poetica. Tra le sue opere più significative si annoverano Lettres d'un solitaire sur les maux du temps (1899), Le livre de l'émeraude (1902), considerato il suo capolavoro, e Marsiho (1931), in cui esprime il suo attaccamento alla città natale di Marsiglia.
Nel corso della sua carriera, Suarès ricevette diversi riconoscimenti per la sua opera letteraria, culminando nel "Gran premio di letteratura" dell'Accademia francese nel 1935. Con una scrittura caratterizzata da un linguaggio ricco e simbolico, che invita il lettore a una riflessione profonda sulla vita, l'arte e la condizione umana, spesso intrecciando temi di bellezza, arte e politica, fu anche un attento osservatore della cultura classica, rielaborando figure mitologiche e storiche per esprimere le sue convinzioni filosofiche e morali.
Proveniente da una famiglia di origini ebraiche, trascorse la sua giovinezza in un ambiente culturale stimolante che influenzò profondamente la sua formazione intellettuale. Dopo aver studiato presso il liceo di Aix-en-Provence, si trasferì a Parigi, dove entrò in contatto con i movimenti letterari dell'epoca, tra cui il simbolismo e l'estetismo decadente.
Suarès divenne un importante critico letterario e poeta, collaborando con la rivista Nouvelle Revue Française, dove si affermò come uno dei quattro "pilastri" accanto ad autori illustri come André Gide, Paul Claudel e Paul Valéry. La sua scrittura si caratterizzò per l'analisi profonda delle emozioni umane e per una prosa raffinata e poetica. Tra le sue opere più significative si annoverano Lettres d'un solitaire sur les maux du temps (1899), Le livre de l'émeraude (1902), considerato il suo capolavoro, e Marsiho (1931), in cui esprime il suo attaccamento alla città natale di Marsiglia.
Nel corso della sua carriera, Suarès ricevette diversi riconoscimenti per la sua opera letteraria, culminando nel "Gran premio di letteratura" dell'Accademia francese nel 1935. Con una scrittura caratterizzata da un linguaggio ricco e simbolico, che invita il lettore a una riflessione profonda sulla vita, l'arte e la condizione umana, spesso intrecciando temi di bellezza, arte e politica, fu anche un attento osservatore della cultura classica, rielaborando figure mitologiche e storiche per esprimere le sue convinzioni filosofiche e morali.
Frasi di André Suarès
Abbiamo un totale di 6 frasi.
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
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In politica, la saggezza è non rispondere alle domande. L'arte, non lasciarsele fare.
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