Biografia di Man Ray

Emmanuel Radnitzky (meglio conosciuto come Man Ray) nacque a Filadelfia, Pennsylvania il 27 agosto 1890 e morì a Parigi il 18 novembre 1976). Fu pittore, grafico e fotografo.

Nato a Filadelfia da una famiglia di ebrei russi, crebbe a New York dove terminò le scuote superiori per poi dedicarsi all'arte. Acquistò la sua prima macchina fotografica nel 1914 per immortalare le sue opere. Nel 1915, insieme a Walter Conrad Arensberg e Marcel Duchamp fondò la Society of Independent Artists. Si unì presto al movimento Dadaista, nato in Svizzera, ma si rese conto ben presto che a New York non avrebbe mai attecchito.

Decise quindi di spostarsi a Parigi per raggiungere Duchamp che ci era già andato prima di lui.
In Francia Man Ray eseguì ritratti fotografici di personaggi importanti come Jean Cocteau, Gertrude Stein e James Joyce e realizzò la sua opera intitolata Cadeau (un ferro da stiro con dei chiodi saldati sopra, che venne rubata subito dopo l'esposizione).
Come spesso accade, anche la casualità ci mise lo zampino, e permise a Man Ray di "inventare" la rayografia.

Un giorno, un foglio di carta fotografica finì per caso in mezzo agli altri, ma non essendo stato esposto, non ci compariva nulla. Lui ci appoggiò sopra degli oggetti di vetro e accese la luce, la quale venne rifratta e distorta in maniera imprevedibile. Ciò che ne uscì divenne un perfetto prodotto dell'arte dadaista.
Nel 1924 nacque il surrealismo, movimento artistico che vedeva tra le sue fila personaggi come Miró, Magritte e Salvador Dalí. Man Ray divenne così il primo fotografo surrealista, che fu il primo a usare la tecnica della solarizzazione.

Allo scoppio della seconda guerra mondiale, poichè ebreo, fu costretto a rientrare in America, ma tornò a Parigi dopo il conflitto e continuò la sua attività di fotografo e pittore. Nel 1975, l'anno prima della sua morte, espose le sue fotografie alla Biennale di Venezia.