1/34
Quando i pensieri sono troppo ben ordinati, hanno l'aria di essere meno sinceri.
2/34
To be adult is to be alone.
3/34
Essere adulti significa essere soli.
4/34
È meglio ammirare sinceramente un falso capolavoro che ammirare falsamente un vero capolavoro.
5/34
Un amico è un uomo che trova più credito di chiunque altro quando parla male di noi.
6/34
È abusivo approfittare di ciò che si pensa per disprezzare il pensiero.
7/34
Forse il pessimista è in errore quando afferma il nulla, ma si ammetterà che ha molte scuse per il suo pronostico atroce.
8/34
Negli istanti in cui la vita ci appare tollerabile, non le domandiamo di avere un senso; è la disperazione del cuore che induce lo spirito ad essere troppo esigente.
9/34
Non si deve eludere l'incomprensibile, ma nemmeno servirsene come spiegazione.
10/34
Per salvare la nozione di responsabilità individuale, bisognerebbe, credo, arrivare fino ad ammettere che si sia responsabili dei propri cromosomi.
11/34
Si assolve la macchina umana che fa il male funzionando male, si condanna quella che lo fa funzionando bene.
12/34
Meno si crede in Dio, più si capisce che gli altri ci credano.
13/34
Se si nega un'anima agli animali, perché gli esseri umani ne avrebbero una?
14/34
Condannare il colpevole è necessario. Ma è odioso, poiché egli era determinato. Non è possibile alcuna soluzione umana là dove i dati del problema sono inumani.
15/34
Gli uomini non conosceranno mai abbastanza la contingenza della loro persona, e a quanto poco debbano di non essere quello che disprezzano.
16/34
La credenza nell'immortalità dell'individuo potrebbe essere considerata come un turbamento dell'immagine del corpo, ma nel tempo, non nello spazio: ci aggiungiamo nel tempo, come alcuni malati si aggiungono un membro illusorio.
17/34
La morale è ciò che resta della paura quando la si è dimenticata.
18/34
La scienza ci ha reso dei, prima ancora che fossimo degni di essere uomini.
19/34
Se Dio trasparisse nella struttura degli esseri, i biologi sarebbero troppo favoriti rispetto ai comuni mortali.
20/34
Tutta la diversità umana è il prodotto della varietà quasi infinita delle combinazioni di geni. Noi tutti siamo formati della stessa polvere cromosomica, nessuno di noi ne possiede un solo granello che possa rivendicare come suo. È il nostro insieme che ci appartiene e ci fa nostri: noi siamo un mosaico originale di elementi banali.
21/34
Ricerca scientifica: la sola forma di poesia che sia retribuita dallo stato.
22/34
Uno dei rischi di scrivere delle massime è che ci si mette nella condizione di essere citati.
23/34
Un des dangers d'écrire des maximes, c'est qu'on se met dans le cas d'être cité.
24/34
È l'inerte che prevale nell'universo e non ciò che vive. Morire è passare dalla parte del più forte.
25/34
La morte prematura di un grande scienziato rallenta l'umanità, quella di un grande scrittore la frustra.
26/34
Non posso arrivare a credere che, da morti, si sia meno morti di quando si sia addormentati.
27/34
Se uno uccide un uomo è un assassino; ne uccide un milione, è un conquistatore; li uccide tutti, è un dio.
28/34
Tutto quello che un individuo è, in bene o in male, lo è per aver ricevuto dai suoi genitori alcune molecole e per aver subìto alcune influenze esterne. Le nostre ricompense o i nostri castighi derivano sempre dalla chimica e dalla sorte.
29/34
Non dovremmo né rispettare i vecchi errori né stancarci delle vecchie verità.
30/34
Da quando è apparsa la specie umana, la superficie della terra ha cambiato aspetto molte volte. Il nostro patrimonio ereditario è più stabile di un continente.
31/34
Non credere che una cosa esista perché sarebbe troppo spaventoso se non esistesse. L'orribile non costituisce una prova.
32/34
Odiamo quelli che, con il loro rancore, ci fanno rimangiare i nostri torti.
33/34
Non vorrei un paradiso dove non si avesse il diritto di preferire l'inferno.
34/34
L'uomo può illudersi d'essere ciò che di meglio viene prodotto nel laboratorio dell'ignoto.