Biografia di Fernando de Rojas
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Nazione: Spagna
Fernando de Rojas nacque a La Puebla de Montalbán, Spagna nel 1465 e morì a Talavera de la Reina, Spagna il giorno 8 aprile 1541. Fu uno scrittore.
Proveniente da una famiglia di conversi ebrei, Rojas si trasferì a Salamanca intorno al 1488, dove si laureò. La sua vita è fitta di misteri, a partire dalla data di nascita, della quale si conosce solo l'anno e nemmeno con grande certezza. Sarebbe infatti meglio dire che nacque intorno all'anno 1465. Persino il suo ritratto ha un'origine sconosciuta.
La sua carriera letteraria è principalmente legata alla celebre opera La Celestina ("Tragicomedia de Calisto y Melibea"), pubblicata nel 1499, che inizialmente consisteva di sedici atti, ma fu successivamente ampliata a ventuno. Quest'opera, considerata un capolavoro della letteratura spagnola, esplora le complesse dinamiche dell'amore attraverso i personaggi di Calisto e Melibea, con la figura centrale della mezzana Celestina che gioca un ruolo cruciale nel loro destino. La profondità psicologica dei personaggi e l'uso innovativo del linguaggio hanno reso La Celestina un testo di grande importanza sia per il Rinascimento che per la tradizione medievale.
Va sottolineato che, secondo alcune fonti, il nome completo dell'opera sarebbe La comedia de Calixto y Melibea o Libro de Calisto y Melibea y de la puta vieja Celestina, e che, nel parere di alcuni studiosi, andrebbe attribuita ad almeno 3 mani diverse.
Lo scrittore spagnolo Fernando García Calderón, nel suo romanzo La judía más hermosa ("L'ebrea più carina") ricrea la figura di Fernando de Rojas e suppone che per creare il personaggio di Melibea egli si ispirò ad una donna realmente esistita di nome Susana de Susón.
Dopo la pubblicazione della sua opera più famosa, Rojas si trasferì a Talavera de la Reina nel 1507 a causa di un conflitto fiscale. Qui intraprese una carriera come avvocato e politico, diventando sindaco della città in diverse occasioni tra il 1508 e il 1538. Sposò Leonor Álvarez de Montalbán, con la quale ebbe sette figli; il primogenito, Francisco de Rojas, seguì le orme del padre come giurista. Rojas si distinse anche per il suo impegno nella comunità locale e per la sua partecipazione a questioni legali significative, tra cui un processo inquisitoriale nel quale tentò di rappresentare suo suocero.
Figura complessa e influente nel panorama culturale spagnolo del suo tempo, morì qualche anno dopo, ma è ancora oggi ben presente nella memoria di scrittori contemporanei come Luis García Jambrina, autore di svariati romanzi di genere investigativo, tra i quali ricordiamo El manuscrito de piedra, El manuscrito de nieve e El manuscrito de niebla, in cui de Rojas è il protagonista principale.
Proveniente da una famiglia di conversi ebrei, Rojas si trasferì a Salamanca intorno al 1488, dove si laureò. La sua vita è fitta di misteri, a partire dalla data di nascita, della quale si conosce solo l'anno e nemmeno con grande certezza. Sarebbe infatti meglio dire che nacque intorno all'anno 1465. Persino il suo ritratto ha un'origine sconosciuta.
La sua carriera letteraria è principalmente legata alla celebre opera La Celestina ("Tragicomedia de Calisto y Melibea"), pubblicata nel 1499, che inizialmente consisteva di sedici atti, ma fu successivamente ampliata a ventuno. Quest'opera, considerata un capolavoro della letteratura spagnola, esplora le complesse dinamiche dell'amore attraverso i personaggi di Calisto e Melibea, con la figura centrale della mezzana Celestina che gioca un ruolo cruciale nel loro destino. La profondità psicologica dei personaggi e l'uso innovativo del linguaggio hanno reso La Celestina un testo di grande importanza sia per il Rinascimento che per la tradizione medievale.
Va sottolineato che, secondo alcune fonti, il nome completo dell'opera sarebbe La comedia de Calixto y Melibea o Libro de Calisto y Melibea y de la puta vieja Celestina, e che, nel parere di alcuni studiosi, andrebbe attribuita ad almeno 3 mani diverse.
Lo scrittore spagnolo Fernando García Calderón, nel suo romanzo La judía más hermosa ("L'ebrea più carina") ricrea la figura di Fernando de Rojas e suppone che per creare il personaggio di Melibea egli si ispirò ad una donna realmente esistita di nome Susana de Susón.
Dopo la pubblicazione della sua opera più famosa, Rojas si trasferì a Talavera de la Reina nel 1507 a causa di un conflitto fiscale. Qui intraprese una carriera come avvocato e politico, diventando sindaco della città in diverse occasioni tra il 1508 e il 1538. Sposò Leonor Álvarez de Montalbán, con la quale ebbe sette figli; il primogenito, Francisco de Rojas, seguì le orme del padre come giurista. Rojas si distinse anche per il suo impegno nella comunità locale e per la sua partecipazione a questioni legali significative, tra cui un processo inquisitoriale nel quale tentò di rappresentare suo suocero.
Figura complessa e influente nel panorama culturale spagnolo del suo tempo, morì qualche anno dopo, ma è ancora oggi ben presente nella memoria di scrittori contemporanei come Luis García Jambrina, autore di svariati romanzi di genere investigativo, tra i quali ricordiamo El manuscrito de piedra, El manuscrito de nieve e El manuscrito de niebla, in cui de Rojas è il protagonista principale.
Frasi di Fernando de Rojas
Abbiamo un totale di 2 frasi.
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
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Le ricchezze non ti fanno ricco, ma indaffarato.
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