Biografia di Giulio Questi
Nazione: Italia
Giulio Questi nacque a Bergamo il 18 marzo 1924 e morì a Roma il 3 dicembre 2014. Fu scrittore, regista, attore e partigiano.
Durante la seconda Guerra Mondiale combattè per due anni contro le brigate nere e l'esercito tedesco. Successivamente, quelle esperienze influenzeranno la sua produzione cinematografica. Scrisse racconti per alcune riviste ed entrò nel mondo del cinema girando documentari ma anche recitando nel film La dolce vita di Fellini. Debuttò alla regia nel 1961; l'anno successivo fu co-regista di un mondo movie intitolato Universo di notte (il mondo movie è un sottogenere cinematografico che deriva dal documentario e dall'exploitation, vale a dire un mezzo per portare sullo schermo delle scene particolarmente violente, spesso senza un vero scopo se non quello di shockare lo spettatore. Addirittura, in molti casi, si arriva anche a creare scene false ad hoc. La nascita di questo genere viene fatta risalire ad alcune produzioni italiane a cavallo tra gli anni cinquanta e sessanta anche se esisteva in embrione già da prima).
Nel 1963 diresse un episodio del film Nudi per vivere che venne poi sequestrato dalla magistratura e distrutto su ordinanza del giudice. Venne poi ritrovata una copia, proiettata nel 2009 alla 66-esima Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. La foto di Giulio Questi della presente biografia risale proprio a quell'occasione.
La sua prima regia in solitaria fu nel 1967, dove diresse Tomas Milian in uno spaghetti western dal titolo Se sei vivo spara. Per le scene più violente del film prese spunto da fatti reali vissuti durante la sua militanza nella Resistenza Italiana. Purtroppo anche questo film venne sequestrato e sottoposto a censura. Venne ripubblicato nel 1975 con il titolo di Oro hondo ma con alcuni tagli sopravvissuti alla restaurazione. Nel 1968 diresse un film giallo con Jean-Louis Trintignant e Gina Lollobrigida. Dopo un ultimo film del 1972 si ritirò dal cinema e si dedicò alla televisione girando cortometraggi sperimentali con se stesso come protagonista. Nel 2014, poco prima di morire, pubblicò una raccolta di racconti intitolata Uomini e comandanti che gli valse la vittoria del Premio Chiara.
Durante la seconda Guerra Mondiale combattè per due anni contro le brigate nere e l'esercito tedesco. Successivamente, quelle esperienze influenzeranno la sua produzione cinematografica. Scrisse racconti per alcune riviste ed entrò nel mondo del cinema girando documentari ma anche recitando nel film La dolce vita di Fellini. Debuttò alla regia nel 1961; l'anno successivo fu co-regista di un mondo movie intitolato Universo di notte (il mondo movie è un sottogenere cinematografico che deriva dal documentario e dall'exploitation, vale a dire un mezzo per portare sullo schermo delle scene particolarmente violente, spesso senza un vero scopo se non quello di shockare lo spettatore. Addirittura, in molti casi, si arriva anche a creare scene false ad hoc. La nascita di questo genere viene fatta risalire ad alcune produzioni italiane a cavallo tra gli anni cinquanta e sessanta anche se esisteva in embrione già da prima).
Nel 1963 diresse un episodio del film Nudi per vivere che venne poi sequestrato dalla magistratura e distrutto su ordinanza del giudice. Venne poi ritrovata una copia, proiettata nel 2009 alla 66-esima Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. La foto di Giulio Questi della presente biografia risale proprio a quell'occasione.
La sua prima regia in solitaria fu nel 1967, dove diresse Tomas Milian in uno spaghetti western dal titolo Se sei vivo spara. Per le scene più violente del film prese spunto da fatti reali vissuti durante la sua militanza nella Resistenza Italiana. Purtroppo anche questo film venne sequestrato e sottoposto a censura. Venne ripubblicato nel 1975 con il titolo di Oro hondo ma con alcuni tagli sopravvissuti alla restaurazione. Nel 1968 diresse un film giallo con Jean-Louis Trintignant e Gina Lollobrigida. Dopo un ultimo film del 1972 si ritirò dal cinema e si dedicò alla televisione girando cortometraggi sperimentali con se stesso come protagonista. Nel 2014, poco prima di morire, pubblicò una raccolta di racconti intitolata Uomini e comandanti che gli valse la vittoria del Premio Chiara.
Frasi di Giulio Questi
Abbiamo un totale di 8 frasi.
Le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
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La burocrazia è più forte della legge.
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