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La verità non è qualcosa di dovuto. La verità è una conquista, sempre!
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È proprio quando si crede che sia tutto finito, che tutto comincia.
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Il fumetto è l'arte dell'ellissi. Venti pagine di un romanzo possono essere concentrate in una tavola. In compenso, c'è una certa rigidità grafica.
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Tornando a casa progettate un bel giallo con tanti omicidi: vi farà bene alla salute.
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Nessun insegnante può fare il suo dovere senza aver presente che la principale paura di un alunno è quella di non capire.
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La forza non conta niente nella vita. Saper schivare è quello che conta.
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Nella lettura, tutto questo bisogna immaginarselo... La lettura è un atto di creazione permanente.
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Le nostre ragioni di leggere sono strane quanto le nostre ragioni di vivere. E nessuno è autorizzato a chiederci conto di questa intimità.
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Una lettura ben fatta salva da tutto, compreso da se stessi.
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Statisticamente tutto si spiega, personalmente tutto si complica.
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Gli stronzi rinsaviscono giusto il tempo che dura la paura.
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Ci sono quelli che cancellano e quelli che ricordano.
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Aveva intenzione di non frequentare più nemmeno se stesso.
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Ciò che Dio non può più fare, una donna, a volte, lo può fare.
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Immaginazione non significa menzogna.
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A forza di riflettere, si finisce per arrivare a una conclusione. A forza di giungere a una conclusione, succede che si prende una decisione. E una volta presa la decisione, succede che si agisce per davvero.
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Il diritto di spizzicare. È la libertà che ci concediamo di prendere un volume a caso della nostra biblioteca, di aprirlo, dove capita e di immergercisi un istante, proprio perché solo di quell'istante disponiamo.
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La lettura è, come l'amore, un modo di essere.
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Per sempre senza risposte... E ben presto senza domande.
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E soprattutto, leggiamo contro la morte.
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La nascita della delinquenza è l'investimento segreto nella furbizia di tutte le facoltà dell'intelligenza.
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Quale che sia la materia insegnata, un professore scopre ben presto che, ad ogni domanda posta, lo studente interrogato ha a disposizione tre risposte possibili: quella giusta, quella sbagliata, quella assurda.
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C'è qualcosa di peggio dell'imprevisto, le certezze!
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Quando la vita è quello che è, il romanzo ha il dovere di essere quello che vuole.
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Se oggi l'uomo non mangia più l'uomo, è unicamente perché la cucina ha fatto dei progressi!
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Si può stare attenti finché si vuole, non si è mai al sicuro da un incidente. Si può essere al colmo della felicità, ma non si è mai al riparo dall'infelicità.
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Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere.
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L'uomo costruisce case perché è vivo, ma scrive libri perché si sa mortale. Vive in gruppo perché è gregario, ma legge perché si sa solo. La lettura è per lui una compagnia che non prende il posto di nessun'altra, ma che nessun'altra potrebbe sostituire.
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Ogni lettura è un atto di resistenza. Di resistenza a cosa? A tutte le contingenze.
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Il vero piacere del romanzo è tutto nella scoperta di questa intimità paradossale: l'autore e io... La solitudine della scrittura che invoca la resurrezione del testo attraverso la mia voce muta e solitaria.
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Per il ragazzo il futuro sta tutto nei pochi giorni a venire. Parlargli dell'avvenire significa chiedergli di misurare l'infinito con un decimetro.
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Se Dio esiste, spero che abbia una scusa valida.
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Quando la vita è appesa ad un filo, è incredibile il prezzo del filo!
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La verità non sta ad alta quota, ma in basso, in una tana. Bisogna scendere, bisogna scavare.
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Tanto vale che ti ci abitui subito, sarai esaminato per tutta la vita. Bisogna rendere i conti, dall'inizio alla fine. E che siano giusti! Il medico legale farà il totale dell'addizione.
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Il problema con la vita è che, anche quando non cambia mai, cambia continuamente.
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Quel che abbiamo letto di più bello lo dobbiamo quasi sempre ad una persona cara. Ed è a una persona cara che subito ne parleremo.
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L'amore uccide, come i giochi d'azzardo: la certezza che non potremo mai rifarci.
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La libertà di scrivere non può ammettere il dovere di leggere.
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Un errore giudiziario è sempre un capolavoro di coerenza.
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Il peggio, nel peggio, è l'attesa del peggio.
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Che dei libri possano sconvolgere a tal punto la nostra coscienza e lasciare che il mondo vada a rotoli ha di che toglierci la parola.
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Il tempo... non sapevo che avrei dovuto invecchiare per avere una percezione logaritmica del suo scorrere.
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Nel deserto il tentatore non è il diavolo, è il deserto stesso: tentazione naturale di tutti gli abbandoni.
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Ho sempre pensato che la scuola fosse fatta prima di tutto dagli insegnanti. In fondo, chi mi ha salvato dalla scuola se non tre o quattro insegnanti?