Biografia di Antonio Porchia

Antonio Porchia
Nazione: Italia    
Antonio Porchia naque a Conflenti (CZ) il 13 novembre 1885 e morì a Buenos Aires il 9 novembre 1968. Fu scrittore e aforista.

Primo di sette figli, il padre morì quando lui aveva dodici anni e la madre decise di emigrare in Argentina, vivendo in un popoloso quartiere di immigrati italiani. Fece i lavori più umili: scaricatore di porto, carpentiere e intrecciatore di cesti di paglia. Acquistò poi una macchina stampatrice e fino al 1936, anno in cui si ritirò per dedicarsi al suo giardino e alla scrittura, gestì una piccola tipografia insieme ai fratelli nel quartiere di Boca.

Scrisse un libro in spagnolo intitolato Voces (Voci), un libro di aforismi. Da allora è stato tradotto in italiano e in inglese (da W.S. Merwin, Copper Canyon Press, 2003), francese e tedesco.
Molto influente ed estremamente sintetico, fu un autore di culto per diverse figure rinomate della letteratura e del pensiero contemporaneo, come André Breton, Jorge Luis Borges, Don Paterson, Roberto Juarroz e Henry Miller. Alcuni critici hanno accostato il suo lavoro agli haiku giapponesi e hanno trovato molte somiglianze con alcune scuole di pensiero Zen.

A 82 anni cadde da una scala battendo la testa con conseguente ematoma cerebrale, da cui si riprese per breve tempo. Si spense poco prima del suo compleanno successivo.


Frasi di Antonio Porchia

Abbiamo un totale di 12 frasi.
Le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.

Se non alzi gli occhi, crederai di essere il punto più alto.


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