Frasi di Jose Ortega y Gasset

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Io sono io e la mia circostanza, e se non la salvo non salvo neanche me stesso.

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La metafora è forse una delle più fertili potenzialità dell'uomo. La sua efficacia rasenta la magia e sembra uno strumento che Dio ha dimenticato dentro l'uomo quando lo ha creato.

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Col complicarsi dei problemi, si vanno perfezionando anche i mezzi per risolverli.

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Se invece di prendere sul serio l'arte, la prendessimo per quel che è, come intrattenimento, un gioco, una diversione, l'opera artistica guadagnerebbe così tutta la sua ammaliante riverberazione.

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La bellezza che seduce coincide poche volte con la bellezza che fa innamorare.

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La condizione dell'uomo è, in verità, stupefacente. Non gli viene data né gli è imposta la forma della sua vita come viene imposta all'astro e all'albero la forma del loro essere. L'uomo deve scegliersi in ogni istante la sua. È, per forza, libero.

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Essere un artista vuol dire smettere di prendere seriamente quella serissima persona che siamo quando non siamo artisti.

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Le nazioni sono formate e tenute vive dal fatto che hanno uno scopo da realizzare per il domani.

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La cultura non è vita nella sua interezza, ma soltanto il momento della sua sicurezza, forza, e chiarezza.

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Non si vive per pensare, ma, al contrario, pensiamo al modo in cui riuscire a vivere.

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La biografia è un sistema nel quale le contraddizioni della vita umana trovano la loro unità.

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Per le persone secondo le quali le piccole cose non esistono, le grandi non sono tali.

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Rivoluzione non è solo una rivolta contro un ordine preesistente, ma il costituire di un nuovo ordine in contraddizione con quello tradizionale.

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Molti uomini, come i bambini, vogliono una cosa ma non le sue conseguenze.

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Il poeta comincia dove finisce l'uomo. Il destino dell'uomo è di vivere la sua vita umana, quello del poeta d'inventare ciò che non è esistente.

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Il persistere dello stato di sorpresa può trasformarsi in stupidità.

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Riflettere è considerevolmente laborioso; ecco perché molta gente preferisce giudicare.

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L'ordine non è una pressione imposta alla società dal di fuori, ma un equilibrio instaurato dal di dentro.

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Lo sforzo è sforzo solo quando comincia a far male.

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La civiltà non è altro che il tentativo di costringere la forza ad essere l'ultima ratio.

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Vivere significa, fin dall'inizio, essere costretti ad interpretare la nostra vita.

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La secca legge dell'arte è questa: 'Ne quid nimis', niente più del necessario. Tutto ciò che è superfluo, tutto quello che possiamo sopprimere senza che la sostanza ne risenta, è contrario all'esistenza della bellezza.

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Il desiderio muore automaticamente quando si logora, finisce quando viene soddisfatto. L'amore è invece un eterno insoddisfatto.

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La massima specializzazione equivale alla massima incultura.

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Chi non può ciò che vuole, che voglia ciò che può.

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Le nostre convinzioni più radicate, più indubitabili, sono le più sospette. Sono i nostri limiti, i nostri confini, la nostra prigione.

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L'uomo-massa non poggia il piede sulla stabilità inamovibile del suo destino, bensì vegeta, aleggiando fittiziamente nello spazio.

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Noi distinguiamo l'uomo eccellente dall'uomo comune nel dire che il primo è quello che richiede molto a se stesso, ed il secondo è quello che non pretende nulla da se stesso.

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Le strade della lealtà son sempre rette.

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L'esistenza di un disoccupato è una negazione al diritto di vivere peggiore della morte stessa.

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Con la morale rettifichiamo gli errori dei nostri istinti, e con l'amore gli errori della nostra morale.

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Gli uomini capaci di pensare all'amore sono quelli che hanno meno probabilità di averlo vissuto, e coloro che lo hanno vissuto sono spesso incapaci di pensarci.

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La maggior parte degli uomini ha una capacità intellettuale molto superiore all'uso che fa della stessa.

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Noi ci sforziamo di acquistare sicurezza e di diventare insensibili alla fondamentale drammaticità del nostro destino, versando su di esso l'abitudine, l'uso, il luogo comune, tutti i cloroformi.

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Il rancore è l'effusione di un sentimento di inferiorità.

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Prima d'essere il padrone di altri, dovresti essere il padrone di te stesso.

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La scienza consiste nel sostituire un sapere che sembrava ormai certo, con una teoria, ovvero con qualcosa di problematico.

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La tecnica è lo sforzo per evitare lo sforzo.

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L'amore autentico si incontra sempre già pronto. In questo amore un essere viene assegnato una volta per tutte e del tutto ad un altro essere. È l'amore che inizia con l'amore.

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La barbarie è l'assenza di standard a cui si può fare appello.

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L'uomo-massa è l'uomo la cui vita manca di programma e va alla deriva.

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Quello che vale di più nell'uomo è la sua capacità di essere insoddisfatto.

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Ogni dubbio è una domanda secondo un metodo.

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Non si può dire che il poeta insegua la verità, visto che la crea.

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È necessaria oggi una iperestesia del senso di responsabilità in coloro che siano in grado di sentirlo.

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La cosa importante è la memoria degli errori, che ci consente di non commettere sempre gli stessi.

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Che l'uomo abbia bisogno di sapere, che abbia bisogno, lo voglia o no, di darsi da fare con i mezzi intellettuali di cui dispone, è quel che indubitabilmente costituisce la condizione umana.

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La chiarezza è la cortesia del filosofo.

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L'ultima fiamma, la più lunga: alla vigilia di sparire, le frontiere militari ed economiche sono colpite da iperestesia.

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Caratteristica della nostra epoca: non che l'uomo volgare ritenga d'essere eccellente e non volgare, ma che proclami e imponga il diritto della volgarità, o la volgarità come un diritto.


Biografia di Jose Ortega y Gasset