Biografia di Julio Numhauser

Julio Numhauser è nato il 4 luglio 1940 a Santiago del Cile. E' un musicista.
Nel 1965 insieme ai fratelli Julio Carrasco e Eduardo Carrasco, mentre frequentava l'Università del Cile, ha fondato il gruppo di musica popolare Quilapayún (che nella lingua mapuche significa tre barbe, poiché tutti e tre portavano la barba) e vi è rimasto fino al 1967. La peculiarità di questo gruppo stava nella presenza di strumenti musicali tradizionali (appartenenti alla collezione di Numhauser): il direttore artistico era Ángel Parra che, insieme alla sorella Isabel, ha fondato la Peña de los Parra a Santiago, movimento musicale ad cui si è sviluppato il movimento Nueva Canción Chilena, di cui ha fatto parte anche Julio.

Nel 1967 il gruppo ha registrato il primo album, Quilapayún, successivamente alla sua uscita Numhauser ha deciso di abbandonare il gruppo. Dopo aver lasciato la band originale, ha iniziato una lunga attività musicale con diversi gruppi, nei quali è risultato essere il compositore principale. Nel 1968 ha fondato il gruppo di musica popolare, Amerindios, con Mario Salazar, in cui è rimasto fino al 1979, quando il gruppo si è sciolto a favore del successivo progetto. Nel 1973 la sua canzone Mi río cantata da Charo Cofré ha vinto il premio per la musica popolare del Festival di Viña del Mar: nello stesso anno, a causa della dittatura di Augusto Pinochet, ha dovuto lasciare il Cile e, dopo una breve parentesi italiana, si è trasferito in Svezia nel 1975, dove vive tutt'ora.

Quasi vent'anni dopo, nel 1980, ha fondato anche il gruppo Somos che ha confermato la partecipazione di Oscar Salazar e con Francisco Ibarra. Come solista il più importante lavoro è l'album Todo cambia del 1983: il singolo omonimo è stato reinterpretato da molti artisti ed è diventato poi una sorta di inno intercontinentale con la versione Mercedes Sosa, che troviamo anche nella colonna sonora del film Habemus Papam di Nanni Moretti.
Nel 2000 è stato scelto come addetto culturale dell'ambasciata cilena in Svezia dal presidente cileno Ricardo Lagos.