Biografia di Edgar Lee Masters

Edgar Lee Masters
Nazione: Stati Uniti d'America    
Edgar Lee Masters nacque a Garnett, Kansas il 23 agosto 1868 e morì a Melrose Park, Pennsylvania il 5 marzo 1950. Fu scrittore, poeta e avvocato.

Dopo la sua nascita, la famiglia si trasferì presto nella fattoria dei nonni paterni vicino a Petersburg, nella Contea di Menard in Illinois, dove Masters trascorse gran parte della sua infanzia e adolescenza. Fu in questo paesaggio rurale, caratterizzato dal piccolo cimitero di Oak Hill e dal vicino fiume Spoon, che trasse ispirazione per la sua opera più celebre.

Frequentò la scuola superiore a Lewistown, e cominciò a pubblicare i suoi primi scritti sul Chicago Daily News, dando voce alle realtà e agli aspetti più nascosti della vita provinciale americana. Sebbene inizialmente avesse intrapreso la carriera di avvocato a Chicago, la sua più grande aspirazione era affermarsi come poeta e scrittore.

Il successo arrivò nel 1915 con la pubblicazione della Antologia di Spoon River, una raccolta di poesie in versi liberi che si presentano come epitaffi immaginari di defunti sepolti nel cimitero di un piccolo paese del Midwest. Ogni poesia rappresenta una confessione personale di un abitante del luogo, rivelando la complessità delle loro esistenze, ricche di sogni, rimpianti, ipocrisie e drammi.

Quest'opera, pubblicata inizialmente a puntate sul Chicago Evening Post, riscosse un immediato e clamoroso successo, diventando una delle raccolte poetiche più lette della sua epoca e influenzando molte generazioni di poeti e scrittori. La sua capacità di scrivere con uno stile lirico-satirico, distaccato ma empatico, portò alla luce il volto spesso nascosto dell'America provinciale tra Ottocento e Novecento, mettendo a nudo la realtà umana dietro le facciate pubbliche.

Dopo di essa, Masters pubblicò altre raccolte come The new Spoon River Anthology del 1924, che non riuscì però a eguagliare il successo della prima, e diverse altre opere poetiche e drammatiche, come Domesday Book (1920), The Fate of the jury (1929), e poemi teatrali quali Lee (1926) e Jack Kelso (1928).

Scrisse anche romanzi come Mitch Miller (1920) e Skeeters Kirby (1923), oltre all'autobiografia Across Spoon River (1936) che ripercorre in modo intimo la sua vita e le sue fonti di ispirazione. Tuttavia, nessuna di queste opere raggiunse il successo clamoroso dell'Antologia di Spoon River, che però lo segnò profondamente, tanto da dedicare la sua vita allo studio e alla diffusione della poesia moderna.

Nel corso della sua vita, Masters ebbe contatti con importanti figure della cultura americana, ma la sua opera fu spesso vista con sospetto dalla società che descriveva, in quanto metteva in luce le debolezze e le ipocrisie di una comunità chiusa. Nonostante ciò, mantenne un profondo impegno verso la realtà del suo tempo e la natura umana, con una sincera attenzione verso i "piccoli" e gli emarginati.

Negli ultimi anni affrontò difficoltà economiche e fu aiutato da amici per sopravvivere, morendo il 5 marzo 1950 a Melrose Park, in Pennsylvania, quasi dimenticato, ma lasciando in eredità un capolavoro senza tempo che continua a essere studiato e amato come una delle voci più autentiche e innovative della letteratura americana.

Fu sepolto nel cimitero di Petersburg dove riposano i personaggi del suo celebre cimitero immaginario, con un epitaffio tratto da una sua poesia che celebra il sonno e la pace eterna.


Frasi di Edgar Lee Masters

Per ora abbiamo un totale di 5 frasi.
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.

La lingua può essere un membro indisciplinato, ma il silenzio avvelena l'anima.


Leggi le frasi di Edgar Lee Masters