Frasi di Claudio Magris



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Pure la felicità ha bisogno di un certo oblio di se stessi e di dire, con Nietzsche, "che cosa importa di me!".

2/11

History shows that it is not only senseless and cruel, but also difficult to state who is a foreigner.

3/11

Nell'alienazione universale l'unica autenticità possibile è quella riflessa e relativa.

4/11

La letteratura insegna a varcare i limiti, ma consiste nel tracciare i limiti, senza i quali non può esistere nemmeno la tensione a superarli.

5/11

Scrivere significa sapere di non essere nella Terra Promessa e di non potervi arrivare mai, ma continuare tenacemente il cammino nella sua direzione, attraverso il deserto.

6/11

Si può avere o non avere la fede, ma la ragione non consiste nell'averla o non nell'averla, bensì nel modo in cui si articola.

7/11

Ogni viaggio è una resistenza alla privazione, perché si viaggia non per arrivare ma per viaggiare e fra gli indugi brilla il puro presente.

8/11

La storia dimostra che non solo è insensato e crudele, ma è anche difficile, stabilire chi sia uno straniero.

9/11

Io penso che le frontiere vadano superate, ma anche mantenute assieme alla propria identità. Un modo corretto di viverle è sentirsi anche dall'altra parte.

10/11

Mettersi a tavola è un modo di far ordine, di arginare il caos, di dedicare alla nostra carne, fragile, peritura e destinata a corrompersi, l'attenzione e il rispetto che essa, in alcuni momenti "gloriosa", come dice la fede, merita.

11/11

La prima frontiera che l'uomo supera, è quando lascia il padre e la madre. Ma non li rinnega. Io non difendo la diaspora, però credo che lì si sia formata la resistenza interiore, la capacità che ha fatto dell'ebreo il simbolo dell'universale umano.




Biografia di Claudio Magris