Biografia di Bob Marley
Nazione: Giamaica
Robert Nesta Marley nacque a Nine Mile, Jamaica il 6 febbraio 1945 e morì a Miami, Florida, USA il giorno 11 maggio 1981. Fu attivista e cantautore.
Figlio di padre bianco e madre nera, non ebbe un'infanzia facile. Il padre li abbandonò prima ancora che lui nascesse. Gli esordi musicali di Bob risalgono al 1961 quando, sotto l'influenza di Bunny Livingstone, registrò i suoi primi due singoli. Nel 1964 prese vita il gruppo musicale che, dopo diversi cambi di nome, divenne The wailers (trad. "i piagnoni"). Sposò una delle sue coriste ed ebbe tre figli da lei (oltre ai due che lei già aveva da una precedente relazione).
Dopo una breve parentesi negli Stati Uniti presso la casa della madre nel Delaware, Bob tornò in Giamaica e aderì al Rastafarianesimo. Nel 1973 uscì il primo album del gruppo ed ebbe subito un grande successo. L'anno successivo ne uscì un altro, contenente canzoni conosciute ancora oggi in tutto il mondo, quali Get up, stand up e I shot the sheriff. Nel 1974, Bob Marley, Bunny Wailer e Peter Tosh, i componenti fondamentali della band, sciolsero il gruppo e presero ciascuno delle strade diverse come solisti.
Bob continuò la sua attività musicale sotto il nome di Bob Marley and The Wailers, con nuovi componenti e le storiche tre coriste tra le quali sua moglie Rita. Nel 1975 uscì il singolo No woman, no cry e nel 1976 Rastaman Vibration. Quello stesso anno Bob, la moglie e il loro manager subirono un attacco armato, forse perchè avevano accettato di partecipare ad un concerto organizzato dal primo ministro della Giamaica la cui parte politica era in guerra con l'opposizione. Bob subì solo ferite gravi e partecipò ugualmente al concerto. Gli venne chiesto perchè l'avesse fatto e lui ripose che "le persone che cercano di far diventare peggiore questo mondo non si concedono un giorno libero... Come potrei farlo io?"
Successivamente Marley si trasferì in Inghilterra e fece uscire altri due album. L'anno successivo gli fu diagnosticato un melanoma che però non venne adeguatamente curato. Nel 1978 Marley organizzò un concerto in Giamaica e convinse i leader dei due partiti politici in guerra, Michael Manley ed Edward Seaga, a salire sul palco e a stringersi la mano. Nel 1980 uscì il suo ultimo disco, Uprising, al quale seguì un tour in giro per il mondo. Bob Marley suonò anche in Italia, a Torino, e a Milano, dove per la prima volta fu concesso di tenere un concerto allo stadio di San Siro, al quale parteciparono più di 80.000 persone. Poco tempo dopo le condizioni di Marley si aggravarono. Il suo ultimo concerto si tenne a Pittsburgh, Pennsylvania il 23 settembre del 1980. Di ritorno dalla Germania, dove era andato per un consulto medico specialistico, ebbe un malore in aereo e il volo venne dirottato su Miami, Florida. Ricoverato all'ospedale, morì l'11 maggio 1981.
Ricevette i funerali di stato in Giamaica e venne seppellito insieme alla sua chitarra.
Figlio di padre bianco e madre nera, non ebbe un'infanzia facile. Il padre li abbandonò prima ancora che lui nascesse. Gli esordi musicali di Bob risalgono al 1961 quando, sotto l'influenza di Bunny Livingstone, registrò i suoi primi due singoli. Nel 1964 prese vita il gruppo musicale che, dopo diversi cambi di nome, divenne The wailers (trad. "i piagnoni"). Sposò una delle sue coriste ed ebbe tre figli da lei (oltre ai due che lei già aveva da una precedente relazione).
Dopo una breve parentesi negli Stati Uniti presso la casa della madre nel Delaware, Bob tornò in Giamaica e aderì al Rastafarianesimo. Nel 1973 uscì il primo album del gruppo ed ebbe subito un grande successo. L'anno successivo ne uscì un altro, contenente canzoni conosciute ancora oggi in tutto il mondo, quali Get up, stand up e I shot the sheriff. Nel 1974, Bob Marley, Bunny Wailer e Peter Tosh, i componenti fondamentali della band, sciolsero il gruppo e presero ciascuno delle strade diverse come solisti.
Bob continuò la sua attività musicale sotto il nome di Bob Marley and The Wailers, con nuovi componenti e le storiche tre coriste tra le quali sua moglie Rita. Nel 1975 uscì il singolo No woman, no cry e nel 1976 Rastaman Vibration. Quello stesso anno Bob, la moglie e il loro manager subirono un attacco armato, forse perchè avevano accettato di partecipare ad un concerto organizzato dal primo ministro della Giamaica la cui parte politica era in guerra con l'opposizione. Bob subì solo ferite gravi e partecipò ugualmente al concerto. Gli venne chiesto perchè l'avesse fatto e lui ripose che "le persone che cercano di far diventare peggiore questo mondo non si concedono un giorno libero... Come potrei farlo io?"
Successivamente Marley si trasferì in Inghilterra e fece uscire altri due album. L'anno successivo gli fu diagnosticato un melanoma che però non venne adeguatamente curato. Nel 1978 Marley organizzò un concerto in Giamaica e convinse i leader dei due partiti politici in guerra, Michael Manley ed Edward Seaga, a salire sul palco e a stringersi la mano. Nel 1980 uscì il suo ultimo disco, Uprising, al quale seguì un tour in giro per il mondo. Bob Marley suonò anche in Italia, a Torino, e a Milano, dove per la prima volta fu concesso di tenere un concerto allo stadio di San Siro, al quale parteciparono più di 80.000 persone. Poco tempo dopo le condizioni di Marley si aggravarono. Il suo ultimo concerto si tenne a Pittsburgh, Pennsylvania il 23 settembre del 1980. Di ritorno dalla Germania, dove era andato per un consulto medico specialistico, ebbe un malore in aereo e il volo venne dirottato su Miami, Florida. Ricoverato all'ospedale, morì l'11 maggio 1981.
Ricevette i funerali di stato in Giamaica e venne seppellito insieme alla sua chitarra.
Frasi di Bob Marley
Abbiamo un totale di 7 frasi.
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
Leggi le frasi di Bob Marley
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
Vivi per te stesso e vivrai invano; vivi per gli altri e ritornerai a vivere.
Leggi le frasi di Bob Marley