Biografia di Ephraim Kishon
Nazione: Israele
Ephraim Kishon nacque a Budapest il 23 agosto 1924 e morì ad Appenzello, Svizzera il 29 gennaio 2005. Fu regista, umorista e scrittore.
Proveniente da una famiglia ebraica, il suo vero nome era Ferenc Hoffmann. Nel 1940 vinse il suo primo premio di scrittura, ma all'inizio della seconda guerra mondiale fu obbligato ad abbandonare gli studi a causa delle leggi razziali. Studiò quindi oreficeria prima di essere internato in diversi campi di concentramento. Durante lo spostamento verso il campo di sterminio di Sobibor, riuscì a scappare e passò tutta la durata della guerra sotto il falso nome di Stanko Andras.
Tornato in Ungheria al termine del conflitto, continuò a studiare arte e scrittura e completò il corso di scultura e cominciò a pubblicare articoli umoristici. Nel 1949, con la nascita dello stato di Israele, emigrò e all'ufficio preposto, quando disse di chiamarsi Ferenc, l'ufficiale disse che quel nome non esisteva e scrisse quindi Ephraim. Il cognome Kishon deriva invece da quello di un fiume vicino ad Haifa.
Inizialmente lavorò in un kibbutz come fabbro e nel tempo libero imparò l'ebraico. Nel 1951 era già fluente in questa lingua, quindi smise di scrivere articoli per giornali ungheresi e cominciò a farlo per giornali israeliani, continuando poi per ben trent'anni. Durante la sua carriera ha scritto diversi libri, due dei quali sulla Guerra dei Sei Giorni: So sorry we won (Ci dispiace molto di aver vinto, del 1967) e Woe to the victors (Guai ai vincitori, del 1969). Le sue opere sono state tradotte in 37 lingue, tra le quali anche il tedesco, inizialmente da Friedrich Torberg, alias Friedrich Kantor, uno scrittore austriaco, e alla morte di questi, da lui stesso. Scrisse e diresse anche un film, intitolato Sallah, che fu nominato per l'Oscar come miglior film straniero nel 1964. Del fatto di vendere bene i suoi libri in Germania, disse: "Mi dà grande soddisfazione vedere i nipoti dei miei persecutori fare la fila per comprare i miei libri".
(Ci permettiamo una piccola nota di redazione: non trovate anche voi che assomigli a Johnny Dorelli?)
Proveniente da una famiglia ebraica, il suo vero nome era Ferenc Hoffmann. Nel 1940 vinse il suo primo premio di scrittura, ma all'inizio della seconda guerra mondiale fu obbligato ad abbandonare gli studi a causa delle leggi razziali. Studiò quindi oreficeria prima di essere internato in diversi campi di concentramento. Durante lo spostamento verso il campo di sterminio di Sobibor, riuscì a scappare e passò tutta la durata della guerra sotto il falso nome di Stanko Andras.
Tornato in Ungheria al termine del conflitto, continuò a studiare arte e scrittura e completò il corso di scultura e cominciò a pubblicare articoli umoristici. Nel 1949, con la nascita dello stato di Israele, emigrò e all'ufficio preposto, quando disse di chiamarsi Ferenc, l'ufficiale disse che quel nome non esisteva e scrisse quindi Ephraim. Il cognome Kishon deriva invece da quello di un fiume vicino ad Haifa.
Inizialmente lavorò in un kibbutz come fabbro e nel tempo libero imparò l'ebraico. Nel 1951 era già fluente in questa lingua, quindi smise di scrivere articoli per giornali ungheresi e cominciò a farlo per giornali israeliani, continuando poi per ben trent'anni. Durante la sua carriera ha scritto diversi libri, due dei quali sulla Guerra dei Sei Giorni: So sorry we won (Ci dispiace molto di aver vinto, del 1967) e Woe to the victors (Guai ai vincitori, del 1969). Le sue opere sono state tradotte in 37 lingue, tra le quali anche il tedesco, inizialmente da Friedrich Torberg, alias Friedrich Kantor, uno scrittore austriaco, e alla morte di questi, da lui stesso. Scrisse e diresse anche un film, intitolato Sallah, che fu nominato per l'Oscar come miglior film straniero nel 1964. Del fatto di vendere bene i suoi libri in Germania, disse: "Mi dà grande soddisfazione vedere i nipoti dei miei persecutori fare la fila per comprare i miei libri".
(Ci permettiamo una piccola nota di redazione: non trovate anche voi che assomigli a Johnny Dorelli?)
Frasi di Ephraim Kishon
Abbiamo un totale di 7 frasi.
Le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
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I burocrati sono numerosi come i granelli di sabbia in riva al mare. Con la differenza che la sabbia non prende lo stipendio.
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