Biografia di Magic Johnson
Nazione: Stati Uniti d'America
Earvin Johnson Jr. è nato a Lansing, Michigan il 14 agosto 1959. È un ex giocatore e allenatore di pallacanestro, imprenditore e dirigente sportivo.
Il padre si trasferì dal Mississippi a Lansing, capitale dello stato del Michigan, per lavorare nella fabbrica della Oldsmobile. Earvin frequentò una scuola a maggioranza bianca, nella quale portò la squadra di pallacanestro a vincere il campionato statale. Alla fine di una delle partite, in cui Earvin realizzò una quantità impressionante di punti, il ragazzo fu avvicinato da un giornalista che gli disse che secondo lui avrebbe dovuto avere un soprannome, ma Dr. J e Big E. erano già occupati. Allora gli disse: "Che ne dici se ti chiamo Magic?". Johnson si disse d'accordo e fu così che nacque l'appellativo di Magic Johnson.
Frequentò poi l'Università Statale del Michigan giocando nei Michigan State Spartans. Il torneo studentesco sfociò nella finale tra gli Spartans e gli Indiana State Sycamores, capitanati da Larry Bird. Vinsero gli Spartans e Magic Johnson fu eletto miglior giocatore delle finali.
Nel 1979 Johnson fu scelto dai Los Angeles Lakers con un contratto di 600 mila dollari a stagione. Quell'anno i Lakers vinsero il titolo e Magic divenne il primo rookie della storia a essere eletto miglior giocatore delle finali NBA, arrivando a sostituire persino Kareem Abdul-Jabbar in una delle gare delle finali.
Qualche tempo dopo Johnson ebbe un infortunio e quando tornò in campo non era al massimo della forma. Nonostante questo rinegoziò il suo contratto con i Lakers portandolo a 1 milione di dollari all'anno. Dopo aver vinto un paio di finali contro i Philadelphia 76ers, iniziarono le avvincenti sfide contro i Celtics di Larry Bird, con alterne vittorie e sconfitte. Rimane memorabile quella del 1987, in cui Magic condusse i Lakers alla vittoria con un canestro realizzato con il famoso "gancio-cielo" (sky-hook) che era proprio di Kareem Abdul-Jabbar. Perfino Larry Bird dovette ammettere che Johnson era il miglior giocatore di basket che avesse mai visto.
Nel 1991 la sua vita fu sconvolta dalla notizia di aver contratto il virus dell'HIV, e decise di ritirarsi. Creò la Magic Johnson Foundation, con il chiaro scopo di raccogliere fondi per la lotta all'AIDS ma anche per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza della prevenzione. Ma un campione di quel calibro non poteva restare a lungo lontano dal campo. Fu convocato per le Olimpiadi del 1992 dove il Dream Team degli Stati Uniti vinse con facilità la medaglia d'oro. Tornò poi anche a giocare nei Lakers, ma si ritirò nuovamente poco dopo.
Divenne commentatore per la NBC nel 1992 e allenatore dei Lakers nel 1994. Tornò a giocare ancora nei Lakers per una stagione nel 1996 per poi ritirarsi ancora. Ma la sua attività agonistica non cessò perchè andò a giocare per qualche anno in Svezia e in Danimarca.
In seguito, divenne molto attivo a livello imprenditoriale: acquisì sale cinema, una parte della società proprietaria della catena Starbucks, una quota dei Los Angeles Lakers nonché della squadra di baseball Los Angeles Dodgers e della squadra di calcio Los Angeles Football Club.
Il padre si trasferì dal Mississippi a Lansing, capitale dello stato del Michigan, per lavorare nella fabbrica della Oldsmobile. Earvin frequentò una scuola a maggioranza bianca, nella quale portò la squadra di pallacanestro a vincere il campionato statale. Alla fine di una delle partite, in cui Earvin realizzò una quantità impressionante di punti, il ragazzo fu avvicinato da un giornalista che gli disse che secondo lui avrebbe dovuto avere un soprannome, ma Dr. J e Big E. erano già occupati. Allora gli disse: "Che ne dici se ti chiamo Magic?". Johnson si disse d'accordo e fu così che nacque l'appellativo di Magic Johnson.
Frequentò poi l'Università Statale del Michigan giocando nei Michigan State Spartans. Il torneo studentesco sfociò nella finale tra gli Spartans e gli Indiana State Sycamores, capitanati da Larry Bird. Vinsero gli Spartans e Magic Johnson fu eletto miglior giocatore delle finali.
Nel 1979 Johnson fu scelto dai Los Angeles Lakers con un contratto di 600 mila dollari a stagione. Quell'anno i Lakers vinsero il titolo e Magic divenne il primo rookie della storia a essere eletto miglior giocatore delle finali NBA, arrivando a sostituire persino Kareem Abdul-Jabbar in una delle gare delle finali.
Qualche tempo dopo Johnson ebbe un infortunio e quando tornò in campo non era al massimo della forma. Nonostante questo rinegoziò il suo contratto con i Lakers portandolo a 1 milione di dollari all'anno. Dopo aver vinto un paio di finali contro i Philadelphia 76ers, iniziarono le avvincenti sfide contro i Celtics di Larry Bird, con alterne vittorie e sconfitte. Rimane memorabile quella del 1987, in cui Magic condusse i Lakers alla vittoria con un canestro realizzato con il famoso "gancio-cielo" (sky-hook) che era proprio di Kareem Abdul-Jabbar. Perfino Larry Bird dovette ammettere che Johnson era il miglior giocatore di basket che avesse mai visto.
Nel 1991 la sua vita fu sconvolta dalla notizia di aver contratto il virus dell'HIV, e decise di ritirarsi. Creò la Magic Johnson Foundation, con il chiaro scopo di raccogliere fondi per la lotta all'AIDS ma anche per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza della prevenzione. Ma un campione di quel calibro non poteva restare a lungo lontano dal campo. Fu convocato per le Olimpiadi del 1992 dove il Dream Team degli Stati Uniti vinse con facilità la medaglia d'oro. Tornò poi anche a giocare nei Lakers, ma si ritirò nuovamente poco dopo.
Divenne commentatore per la NBC nel 1992 e allenatore dei Lakers nel 1994. Tornò a giocare ancora nei Lakers per una stagione nel 1996 per poi ritirarsi ancora. Ma la sua attività agonistica non cessò perchè andò a giocare per qualche anno in Svezia e in Danimarca.
In seguito, divenne molto attivo a livello imprenditoriale: acquisì sale cinema, una parte della società proprietaria della catena Starbucks, una quota dei Los Angeles Lakers nonché della squadra di baseball Los Angeles Dodgers e della squadra di calcio Los Angeles Football Club.
Frasi di Magic Johnson
Abbiamo un totale di 7 frasi.
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
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Tutti i giovani hanno bisogno di un piccolo aiuto, di una piccola speranza, e di qualcuno che creda in loro.
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