Biografia di Judy Holliday
Nazione: Stati Uniti d'America
Judith Tuvim nacque a New York il 21 giugno 1921 e morì sempre a New York il 7 giugno 1965. Fu un'attrice.
Nata in una famiglia di immigrati ebrei russi, prese il suo nome d'arte dalle parole ebraiche yom tuvim, il cui significato in inglese è appunto "holidays". Il suo primo lavoro fu come centralinista al Mercury Theatre, all'epoca amministrato da Orson Welles e John Houseman. Entrò a far parte dello show business nel 1938, con un gruppo chiamato The revuers che offriva uno spettacolo itinerante nei vari nightclub di New York, ma anche al Trocadero di Hollywood. Qualche volta furono accompagnati al piano nientepopodimeno che da Leonard Bernstein. Il gruppo si sciolse nel 1944 e Holliday ricordò sempre quesgli anni come poco piacevoli tanto che inizialmente si reputava una pessima attrice, sempre nervosa sul palco tanto da vomitare tra uno show e l'altro.
Dopo quell'esperienza arrivò il primo film, Winged Victory ma l'anno successivo debuttò a Broadway e vinse il Clarence Derwent Award come miglior attrice più promettente. Qualche tempo dopo la Columbia acquistò i diritti per trasporre in film Born Yesterday, lo spettacolo nel la Holliday aveva interpretato la protagonista Billie Dawn a Broadway. George Cukor, Spencer Tracy and Katharine Hepburn "cospirarono" per far avere la parte a Judy Holliday. Le venne fatto un provino, ma Harry Cohn, presidente della Columbia lo usò più che altro come pietra di paragone per i provini delle altre candidate. La parte fu della Holliday e le valse l'Oscar come migliore attrice protagonista. Altre candidate, quell'anno, furono Bette Davis per il film All about Eve e Gloria Swanson per Sunset Boulevard.
Nel 1950, con la rapida ascesa del senatore McCarthy e della sua crociata anti-comunista, il nome di Judy Holliday comparve in una lista di 151 artisti sospettati di simpatie comuniste. L'udienza della Holliday si tenne nel 1952: il suo avvocato le consigliò di recitare la parte della bionda tonta, come la Billie Dawn del film e lei così fece, pare con effetti alquanto comici. In ogni caso, mancando completamente qualsiasi prova di un suo coinvolgimento con il partito comunista, dopo tre mesi l'indagine si concluse e la sua carriera ne risultò praticamente intatta, a differenza di quella di molti altri membri del mondo dello spettacolo.
Nel 1956, dopo il film Una cadillac tutta d'oro, trasposizione cinematografica di uno spettacolo teatrale, la Holliday ritornò a Broadway, per interpretare il musical Bells Are Ringing, che le valse il Tony Award per la miglior attrice protagonista in un musical.
Nel 1960 fu posta una stella con il suo nome nella famosissima Hollywood Walk of Fame. Qualche anno dopo, all'età di soli 44 anni morì per un tumore al seno e fu tumulata in una cittadina poco a nord di New York.
Nata in una famiglia di immigrati ebrei russi, prese il suo nome d'arte dalle parole ebraiche yom tuvim, il cui significato in inglese è appunto "holidays". Il suo primo lavoro fu come centralinista al Mercury Theatre, all'epoca amministrato da Orson Welles e John Houseman. Entrò a far parte dello show business nel 1938, con un gruppo chiamato The revuers che offriva uno spettacolo itinerante nei vari nightclub di New York, ma anche al Trocadero di Hollywood. Qualche volta furono accompagnati al piano nientepopodimeno che da Leonard Bernstein. Il gruppo si sciolse nel 1944 e Holliday ricordò sempre quesgli anni come poco piacevoli tanto che inizialmente si reputava una pessima attrice, sempre nervosa sul palco tanto da vomitare tra uno show e l'altro.
Dopo quell'esperienza arrivò il primo film, Winged Victory ma l'anno successivo debuttò a Broadway e vinse il Clarence Derwent Award come miglior attrice più promettente. Qualche tempo dopo la Columbia acquistò i diritti per trasporre in film Born Yesterday, lo spettacolo nel la Holliday aveva interpretato la protagonista Billie Dawn a Broadway. George Cukor, Spencer Tracy and Katharine Hepburn "cospirarono" per far avere la parte a Judy Holliday. Le venne fatto un provino, ma Harry Cohn, presidente della Columbia lo usò più che altro come pietra di paragone per i provini delle altre candidate. La parte fu della Holliday e le valse l'Oscar come migliore attrice protagonista. Altre candidate, quell'anno, furono Bette Davis per il film All about Eve e Gloria Swanson per Sunset Boulevard.
Nel 1950, con la rapida ascesa del senatore McCarthy e della sua crociata anti-comunista, il nome di Judy Holliday comparve in una lista di 151 artisti sospettati di simpatie comuniste. L'udienza della Holliday si tenne nel 1952: il suo avvocato le consigliò di recitare la parte della bionda tonta, come la Billie Dawn del film e lei così fece, pare con effetti alquanto comici. In ogni caso, mancando completamente qualsiasi prova di un suo coinvolgimento con il partito comunista, dopo tre mesi l'indagine si concluse e la sua carriera ne risultò praticamente intatta, a differenza di quella di molti altri membri del mondo dello spettacolo.
Nel 1956, dopo il film Una cadillac tutta d'oro, trasposizione cinematografica di uno spettacolo teatrale, la Holliday ritornò a Broadway, per interpretare il musical Bells Are Ringing, che le valse il Tony Award per la miglior attrice protagonista in un musical.
Nel 1960 fu posta una stella con il suo nome nella famosissima Hollywood Walk of Fame. Qualche anno dopo, all'età di soli 44 anni morì per un tumore al seno e fu tumulata in una cittadina poco a nord di New York.
Frasi di Judy Holliday
Abbiamo un totale di 6 frasi.
Le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
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Lovers have right to betray you, friends don't.
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