Biografia di Émile de Girardin

Nazione: Francia
Émile Delamothe nacque a Parigi il 22 giugno 1802 e morì sempre a Parigi il 27 aprile 1881. Fu giornalista, editore, commediografo e politico.
Figlio illegittimo del generale Alexandre de Girardin e di Madame Dupuy, si distinse come una figura di spicco nel giornalismo francese, noto per il suo stile brillante e la sua capacità di promuovere l'istruzione di massa attraverso il giornalismo.
La sua carriera iniziò con la pubblicazione di un romanzo, Émile, nel 1827, in cui trattava della sua nascita e dei primi anni di vita. Prima della rivoluzione del 1830, divenne ispettore delle belle arti sotto il ministero Martignac.
Nel 1836, Girardin lanciò La presse, un quotidiano a basso costo sostenuto dalla pubblicità, che ottenne un grande successo. Questo giornale rese accessibile l'informazione a un vasto pubblico e trasformò il modello di business dei giornali. L'iniziativa lo coinvolse in un duello con Armand Carrel, in cui quest'ultimo perse la vita.
Oltre al giornalismo, Girardin intraprese anche una carriera politica, venendo eletto più volte alla Camera dei Deputati. Tuttavia, fu escluso nel 1839, accusato per i suoi natali stranieri, per poi essere riammesso nel 1842. Si distinse per la sua difesa della libertà di stampa e per le sue qualità di polemista.
Dopo aver venduto La presse nel 1856, Girardin continuò a fondare e dirigere altri periodici, tra cui La liberté e Le petit journal. Come uomo politico, sostenne la revisione della legge sulla stampa, promuovendo l'assoluta libertà di stampa.
Nel 1831 si sposò con Delphine Gay, una scrittrice che si distinse per le sue poesie, romanzi e cronache di attualità. Dopo la morte di Delphine nel 1855, si risposò con Guillemette Josephine Brunold, dalla quale però divorziò nel 1872.
Tra le sue opere si possono menzionare De la presse périodique au XIX siècle (1837), De la liberté de la presse et du journalisme (1842) e La Politique universelle, décrets de l'avenir (1852). Nel 1850 scrisse un articolo intitolato Le Socialisme et l'Impot ("Socialismo e tassazione") nel quale sosteneva l'esistenza di un socialismo buono, che promuoveva l'armonia tra capitale e lavoro, e un socialismo cattivo che faceva esattamente il contrario.
L'articolo fu recensito da Marx e Engels, che sostennero che il socialismo buono di de Girardin non fosse neanche socialismo in quanto, di fatto, ignorava i lavoratori considerando la società come composta di soli capitalisti.
Figlio illegittimo del generale Alexandre de Girardin e di Madame Dupuy, si distinse come una figura di spicco nel giornalismo francese, noto per il suo stile brillante e la sua capacità di promuovere l'istruzione di massa attraverso il giornalismo.
La sua carriera iniziò con la pubblicazione di un romanzo, Émile, nel 1827, in cui trattava della sua nascita e dei primi anni di vita. Prima della rivoluzione del 1830, divenne ispettore delle belle arti sotto il ministero Martignac.
Nel 1836, Girardin lanciò La presse, un quotidiano a basso costo sostenuto dalla pubblicità, che ottenne un grande successo. Questo giornale rese accessibile l'informazione a un vasto pubblico e trasformò il modello di business dei giornali. L'iniziativa lo coinvolse in un duello con Armand Carrel, in cui quest'ultimo perse la vita.
Oltre al giornalismo, Girardin intraprese anche una carriera politica, venendo eletto più volte alla Camera dei Deputati. Tuttavia, fu escluso nel 1839, accusato per i suoi natali stranieri, per poi essere riammesso nel 1842. Si distinse per la sua difesa della libertà di stampa e per le sue qualità di polemista.
Dopo aver venduto La presse nel 1856, Girardin continuò a fondare e dirigere altri periodici, tra cui La liberté e Le petit journal. Come uomo politico, sostenne la revisione della legge sulla stampa, promuovendo l'assoluta libertà di stampa.
Nel 1831 si sposò con Delphine Gay, una scrittrice che si distinse per le sue poesie, romanzi e cronache di attualità. Dopo la morte di Delphine nel 1855, si risposò con Guillemette Josephine Brunold, dalla quale però divorziò nel 1872.
Tra le sue opere si possono menzionare De la presse périodique au XIX siècle (1837), De la liberté de la presse et du journalisme (1842) e La Politique universelle, décrets de l'avenir (1852). Nel 1850 scrisse un articolo intitolato Le Socialisme et l'Impot ("Socialismo e tassazione") nel quale sosteneva l'esistenza di un socialismo buono, che promuoveva l'armonia tra capitale e lavoro, e un socialismo cattivo che faceva esattamente il contrario.
L'articolo fu recensito da Marx e Engels, che sostennero che il socialismo buono di de Girardin non fosse neanche socialismo in quanto, di fatto, ignorava i lavoratori considerando la società come composta di soli capitalisti.
Frasi di Émile de Girardin
Abbiamo un totale di 1 frasi.
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
Leggi le frasi di Émile de Girardin
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
La routine, questa prefazione delle rivoluzioni.
Leggi le frasi di Émile de Girardin