Biografia di Giuseppe Giacosa

Giuseppe Giacosa
Nazione: Italia    
Giuseppe Giacosa nacque a Colleretto Parella (TO) il 21 ottobre 1847 e morì sempre a Colleretto Parella il giorno 1 settembre 1906. Fu drammaturgo, librettista e scrittore.

Il padre era un magistrato. Giuseppe frequentò l'Università di Torino, studiando presso la Facoltà di Giurisprudenza. Pur avendo conseguito la laurea in giurisprudenza, non intraprese la carriera legale.
La sua fama iniziale fu dovuta alla commedia Una Partita a Scacchi del 1871. Il suo campo d'azione principale fu certamente la scrittura teatrale, che realizzò con acume e semplicità, utilizzando soggetti ambientati in Piemonte e temi che affrontano i valori borghesi contemporanei. Scrisse La signora di Challant (La Dame de Challant), basata su una novella di Matteo Bandello, per la nota attrice francese Sarah Bernhardt, prodotta a New York nel 1891.
Scrisse la versione finale del libretto di Manon Lescaut di Giacomo Puccini, iniziato da Ruggero Leoncavallo, Marco Praga, Domenico Oliva e Luigi Illica. Scrisse anche i libretti utilizzati da Puccini per La Bohème, Tosca e Madama Butterfly in collaborazione con Luigi Illica. Illica fornì la trama e i dialoghi, mentre lui elaborò il libretto in versi. Si ricordano inoltre, i Diritti dell'anima, La zampa del gatto, Non dir quattro se non l'hai nel sacco, scritti come atto unico. FU prolifico artista che lasciò oltre una trentina di opere.

Morì per una crisi asmatica, malattia che lo tormentava da tempo. Giovanni Pascoli dedicò dei versi struggenti al suo funerale; nel 1922 il teatro di Ivrea venne intitolato a lui, omaggiandolo con la rappresentazione di una commedia il 30 novembre di quell'anno.
Il paese natìo ha cambiato denominazione nel 1953, in suo onore: Colleretto Giacosa.


Frasi di Giuseppe Giacosa

Abbiamo un totale di 4 frasi.
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.

Noi poeti, sovente, non siam noi che scriviamo;
è il vento che fa un fremito correr di ramo in ramo,
è una canzon perduta che per capo ci frulla,
è l'aroma d'un zigaro, è un'ombra, è tutto, è nulla.


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