Biografia di Beppe Grillo

Giuseppe Piero Grillo è nato a Genova il 21 luglio 1948. È comico, cabarettista, politico, attore e blogger.

Crebbe in una famiglia modesta e dopo il liceo classico, studiò ragioneria senza completare gli studi universitari, dedicandosi invece alla comicità. Fu scoperto da Pippo Baudo che lo lanciò nel gioco a quiz Secondo voi dal 1977 al 1978, seguito da Luna Park di Enzo Trapani nel 1979 e Fantastico negli anni '80, dove la sua satira caustica su politica e corruzione lo rese popolare ma lo portò a scontri con la Rai.

Negli anni '80 condusse Te la dò io l'America e partecipò a diverse edizioni del Festival di Sanremo. Col passare del tempo i suoi spettacoli si fecero sempre più satirici e pungenti, portandolo ad un momentaneo allontanamento dalla televisione pubblica. Contemporaneamente recitò in diversi film come per esempio Cercasi Gesù per il quale nel 1982 vinse il David di Donatello e il Nastro d'argento come milgior attore esordiente.

Nel decennio successivo cominciò ad occuparsi di ambiente e politica, portando questi argomenti all'interno dei suoi spettacoli. Approdò anche su Tele+, canale di proprietà di un gruppo francese, ma quando questo venne acquistato da Rupert Murdoch, Grillo se ne allontanò. Da quel momento si tenne alla larga dai mass media per otrnare ai teatri e alle piazze. Alcuni suoi spettacoli di quell'epoca furono Un grillo per la testa e __Apocalisse morbida.

Negli anni 2000, scrisse alcuni libri, tra i quali ricordiamo Tutto il Grillo che conta (2006), raccolta di monologhi censurati, Schiavi moderni (2007) sulle precarietà lavorative, e Tutto quello che non vi hanno raccontato (2010), ibridi di satira e pamphlet tratti dai suoi recital.

Fu il decennio in cui, dai suoi spettacoli, si mise ad attaccare svariate società italiane criticandone i bilanci (non dimentichiamo che aveva studiato economia all'Università). Il caso più famoso fu quello in cui disse: "Una società con un fatturato di 13 mila miliardi e 13 mila miliardi di debiti deve fallire.". Infatti dopo non molto saltò fuori lo scandalo del cosiddetto crac Parmalat, che affondava le proprie radici anche nel mondo della politica. Poiché i bilanci delle società per azioni sono pubblici per legge, rimane un mistero come abbia fatto la Consob a non accorgersi di niente fino a quando non fu troppo tardi.

Sempre in quegli anni aprì il proprio blog insieme all'imprenditore e politico milanese Gianroberto Casaleggio; da questa collaborazione scaturì la fondazione del Movimento 5 stelle nel 2009. Fu però nel giugno 2007 che Grillo tenne un discorso al Parlamento Europeo dove sollevò il problema della presenza di condannati o indagati all'interno del Parlamento italiano, argomenti trattati anche nel famoso V-day tenutosi a Bologna nel settembre del 2007.

Il Movimento 5 stelle venne fondato a Milano il 4 ottobre 2009 e la sua ascesa fu costante fino alle elezioni nazionali del 2013, nelle quali guadagnò il 25% dei voti in Parlamento e quasi altrettanti al Senato. Il Movimento rifiutò l'offerta di collaborazione di Pier Luigi Bersani (Beppe Grillo gli disse Tu sei un morto) mentre l'anno successivo avvenne più o meno la stessa cosa con Matteo Renzi (anche in quell'occasione la causticità di Grillo venne espressa con le parole Tu sei schiavo delle banche e noi non vogliamo avere niente a che fare con te). Il M5S raggiunse il 21% circa anche alle elezioni europee, guadagnando 17 seggi.

Come tutti i personaggi di spicco, anche Grillo ebbe quelle che potremmo definire "macchie" sul suo curriculum. Nel 1981 ebbe un incidente mentre era alla guida del suo fuoristrada: nell'incidente morirono 3 dei passeggeri, mentre lui e un altro se la cavarono. Anni dopo gli furono contestate diverse attività non illegali di per sé (per esempio il possesso di una Ferrari e di una barca a motore) ma in contrasto con le sue stesse idelologie. Qualche giornalista evidenziò alcune irregolarità nelle proprietà di Grillo, come due ville da più di venti stanze iscritte al catasto come "villini" invece che "ville".

Dal 2021, Giuseppe Conte divenne presidente del Movimento 5 Stelle, mentre Grillo rimase come consulente e garante. Più di recente la figura del garante è stata abolita tramite una votazione interna al movimento, così come l'abolizione del limite di due mandati. Probabilmente un sogno infranto, per Grillo, ma era poi così difficile prevedere che una volta poggiato il culo su una poltrona chiunque avrebbe fatto il diavolo a quattro pur di rimanerci?