Biografia di Shulamith Firestone
Nazione: Canada
Shulamith Bath Shmuel Ben Ari Feuerstein nacque a Ottawa, Canada il 7 gennaio 1945 e morì a New York il 28 agosto 2012. Fu scrittrice, attivista e femminista radicale.
Nata da una famiglia ebrea da madre tedesca, sfuggita all'Olocausto, e da padre americano, venne sempre trattata "come una ragazza ebrea dovrebbe essere", per esempio obbligata dal padre a rifare il letto del fratello e con una visione passiva della femminilità da parte della madre. Pare che la ragazza e il padre si siano vicendevolmente minacciati di morte più e più volte.
Quando era ancora bambina la famiglia americanizzò il proprio cognome in Firestone ma la figlia mantenne il diminutivo di Shulie. Frequentò la Washington University di St. Louis e si diplomò in arte al SAIC (School of the Art Institute) di Chicago e mentre studiava fondò il suo primo gruppo di liberazione femminile, chiamato Westside. Questo gruppo guadagnò presto consistenza grazie all'apporto di un'altra attivista, Jo Freeman.
Nel 1967 Shulie si spostò a New York per sfuggire ad un fidanzato violento. In quella città Firestone fondò insieme a Ellen Willis un nuovo gruppo femminista radicale chiamato Redstockings (calze rosse) che si sciolse poi nel 1970. Tra le opere di Shulamith Firestone citiamo The Dialectic of Sex, del 1970, che divenne un classico per la seconda ondata dei movimenti femministi degli anni '70. Subito dopo si ritirò dall'attivismo e si dedicò alla pittura.
Purtroppo nei tardi anni '80 si ammalò di schizofrenia, forse a causa del suicidio del fratello. Nel 1988 pubblicò Airless Spaces, una raccolta di racconti brevi basati sulle sue esperienze ospedaliere dovute alla malattia mentale. Quando la sua malattia si acutizzò, amici e parenti, guidati dalla sua psichiatra, diedero vita ad uno sforzo collettivo per curarla. Quando però la psichiatra si spostò altrove e la sua confidente, Lourdes Cintron, si ammalò, il gruppo si sciolse e la abbandonò alla sua psicosi.
Shulie venne trovata morta nel suo appartamento di New York dal padrone di casa. La famiglia non diede il permesso all'esecuzione di un'autopsia, quindi non si potè mai accertare se Shulamith fosse morta di fame oppure no.
Nata da una famiglia ebrea da madre tedesca, sfuggita all'Olocausto, e da padre americano, venne sempre trattata "come una ragazza ebrea dovrebbe essere", per esempio obbligata dal padre a rifare il letto del fratello e con una visione passiva della femminilità da parte della madre. Pare che la ragazza e il padre si siano vicendevolmente minacciati di morte più e più volte.
Quando era ancora bambina la famiglia americanizzò il proprio cognome in Firestone ma la figlia mantenne il diminutivo di Shulie. Frequentò la Washington University di St. Louis e si diplomò in arte al SAIC (School of the Art Institute) di Chicago e mentre studiava fondò il suo primo gruppo di liberazione femminile, chiamato Westside. Questo gruppo guadagnò presto consistenza grazie all'apporto di un'altra attivista, Jo Freeman.
Nel 1967 Shulie si spostò a New York per sfuggire ad un fidanzato violento. In quella città Firestone fondò insieme a Ellen Willis un nuovo gruppo femminista radicale chiamato Redstockings (calze rosse) che si sciolse poi nel 1970. Tra le opere di Shulamith Firestone citiamo The Dialectic of Sex, del 1970, che divenne un classico per la seconda ondata dei movimenti femministi degli anni '70. Subito dopo si ritirò dall'attivismo e si dedicò alla pittura.
Purtroppo nei tardi anni '80 si ammalò di schizofrenia, forse a causa del suicidio del fratello. Nel 1988 pubblicò Airless Spaces, una raccolta di racconti brevi basati sulle sue esperienze ospedaliere dovute alla malattia mentale. Quando la sua malattia si acutizzò, amici e parenti, guidati dalla sua psichiatra, diedero vita ad uno sforzo collettivo per curarla. Quando però la psichiatra si spostò altrove e la sua confidente, Lourdes Cintron, si ammalò, il gruppo si sciolse e la abbandonò alla sua psicosi.
Shulie venne trovata morta nel suo appartamento di New York dal padrone di casa. La famiglia non diede il permesso all'esecuzione di un'autopsia, quindi non si potè mai accertare se Shulamith fosse morta di fame oppure no.
Frasi di Shulamith Firestone
Abbiamo un totale di 10 frasi.
Le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.
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La divisione in classi sessuali è così profonda da risultare invisibile.
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